Dopo aver trascorso la notte in tenda al porto di Messina, con accanto uno striscione che recita “Basta con il sequestro di Stato!”, stamattina il sindaco Cateno De Luca ha rassegnato le sue dimissioni da primo cittadino nelle mani del segretario generale del Comune.
Le dimissioni saranno definitive fra venti giorni, il tempo necessario per combattere le sue ultime battaglie da sindaco: oltre alla protesta contro l’obbligo del super green pass per attraversare lo Stretto, il 5 febbraio sarà presente all’udienza dei sindaci metropolitani dal Papa.
E subito dopo inizierà la corsa come candidato governatore della Sicilia contro Musumeci, negli ultimi giorni bersaglio delle aspre dichiarazioni di De Luca. In una diretta social di ieri, il sindaco di Messina ha invitato Musumeci a presidiare il porto e a difendere gli interessi della Sicilia. “E lui non è venuto. Ha perso l’ultima occasione. Ma non mi sorprende. Lui è quello che augura la galera ai deputati regionali. Lui è quello che ti sputa in faccia e vuole che tu gli sorrida. E se non lo fai è un oltraggio alle istituzioni” ha dichiarato De Luca.