Sottolinea Gurrieri: “Il sito in oggetto, perché già il nome è impronunciabile di suo e ripeterlo diventa stucchevole, contiene due aule studio per gli studenti ragusani. Quest’ultime, però, da quando è arrivato l’inverno sono scarsamente agibili perché non sono riscaldata e chi ha avuto il coraggio di stare lì, l’ha fatto con il giubbotto. Da mesi i fruitori lamentano il disservizio che colpisce certamente anche i volontari che collaborano all’accoglienza, gli stessi che nell’estate scorsa hanno lavorato senza un condizionatore. In realtà l’ex tribunale è dotato di impianti di riscaldamento a metano, anche se datati e in barba a tutte le politiche green che un Comune dovrebbe sviluppare. E nonostante l’intervento della ditta affidataria dei lavori di manutenzione degli impianti, il riscaldamento tarda a ripartire per la perpetua mancanza di componenti tecniche. Fatto sta che l’aula studio di via Matteotti e tutto il plesso rimangono privi di riscaldamento. Ma è possibile che quando si è pensato il progetto non sia stato contemplato un intervento di ammodernamento o quantomeno di manutenzioni degli impianti in vista della stagione fredda? È normale che non si riesce a risolvere da tre mesi un normale adempimento di portata domestica?”.
Aule studio senza riscaldamenti al Centro Commerciale Culturale di Ragusa
Studenti al freddo. Non capita solo nelle scuole o nelle università siciliane, ma a Ragusa accade anche nelle aule studio dedicate agli studenti universitari, costretti a dover studiare indossando il giubbotto. E’ il disagio manifestato dagli studenti che frequentano le aule studio del Centro Commerciale Culturale. Il consigliere comunale Giovanni Gurrieri, che ha raccolto la denuncia degli studenti, chiede interventi immediati viste le rigide temperature.