In Sicilia 42 comuni in zona arancione: ecco l’elenco completo

1997
Immagine di repertorio tratta dal web
In Sicilia sono altri 42 i Comuni dichiarati “zona arancione” da domenica, 9 gennaio, fino a mercoledì 19 gennaio compreso. Lo prevede l’ordinanza firmata dal presidente della Regione Nello Musumeci, su proposta del dipartimento regionale Asoe, per contenere i contagi da Coronavirus nei territori coinvolti.
Le misure restrittive anti-Covid saranno in vigore nei seguenti territori:
nella provincia di Agrigento, Canicattì e Palma di Montechiaro;
nella provincia di Caltanissetta, il Comune di Caltanissetta e Gela;
nella provincia di Enna, ad Agira, Aidone, Assoro, Barrafranca, Calascibetta, Catenanuova, Centuripe, Cerami, Enna, Gagliano Castelferrato, Leonforte, Nicosia, Nissoria, Piazza Armerina, Pietraperzia, Regalbuto, Sperlinga, Troina, Valguarnera Caropepe e Villarosa;
nella provincia di Messina, Capizzi;
nella provincia di Siracusa, ad Augusta, Avola, Canicattini Bagni, Carlentini, Floridia, Francofonte, Lentini, Melilli, Noto, Pachino, Palazzolo Acreide, Portopalo di Capo Passero, Priolo Gargallo, Rosolini, Siracusa, Solarino, Sortino.
La “zona arancione” è attualmente in vigore fino al 12 gennaio anche in altri quattro Comuni:
Caronia e Santa Lucia del Mela nel Messinese; Ribera nell’Agrigentino;  Gravina nel Catanese.
L’ordinanza ha inoltre disposto che, esclusivamente nei territori dichiarati “zona rossa” o “arancione” e in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità dovuta al rischio estremamente elevato di diffusione del virus Covid-19 nella popolazione scolastica, previo parere tecnico-sanitario obbligatorio e conforme dell’Asp territorialmente competente, il sindaco può adottare provvedimenti di sospensione, totale o parziale, delle attività didattiche, con conseguente adozione della Didattica a distanza, secondo i protocolli in vigore, per un periodo non superiore a dieci giorni.

Per tutte le informazioni in merito alle misure previste in “zona arancione” è possibile consultare le Faq  diffuse dal ministero della Salute.