Arriva anche in Italia la pillola anti-Covid. Si tratta del primo antivirale specifico contro SARS-CoV-2, la pillola di Merck chiamata molnupiravir, il cui nome commerciale è “Lagevrio”. Il farmaco, dopo aver ricevuto l’approvazione dell’Aifa, viene distribuito da oggi dalla Struttura Commissariale alle Regioni e per la sua prescrizione è previsto l’utilizzo di un Registro di monitoraggio che sarà presto accessibile online sul sito della stessa Aifa.
Il molnupiravir produce alterazioni del materiale genetico (Rna) del virus durante la replicazione in modo da renderlo incapace di moltiplicarsi e non colpendo la proteina spike del Covid l’efficacia sarebbe garantita, secondo gli esperti, a prescindere dalle varianti.
Il farmaco è autorizzato per il “trattamento dei pazienti Covid-19 non ricoverati con recente insorgenza di malattia da lieve a moderata e con condizioni cliniche sottostanti che possono rappresentare fattori di rischio specifici per lo sviluppo di Covid-19 grave”. Molnupiravir è un antivirale orale che deve essere assunto in caso di positività al Covid entro 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi.
Per essere efficace va somministrato entro 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi, ma arrivare a intercettare la malattia così presto non è sempre possibile perchè un paziente con i primi sintomi, simili all’influenza, potrebbe non sottoporsi subito a tampone. Il trattamento dura 5 giorni e occorre assumere 4 capsule (800 mg totali) due volte al giorno. Il suo utilizzo non è raccomandato in gravidanza e l’allattamento al seno “deve essere interrotto durante il trattamento e per 4 giorni dopo il trattamento”.
L’efficacia nel prevenire le ospedalizzazioni è bassa ed è scesa nel corso del tempo. Dall’iniziale 50% (nella prima fase di studio) di riduzione dei decessi e ricoveri si è arrivati al 30% (nell’ultima fase di studio) riguardante i dati di tutti i partecipanti iscritti nel trial (1.433 pazienti). Alcuni Stati hanno infatti deciso di rivedere gli ordini di acquisto del medicinale.
Come con gli anticorpi monoclonali, i pazienti vengono selezionati dai medici di medicina generale o dagli ospedali. Le Regioni decidono come distribuire il farmaco e presumibilmente all’inizio sarà presente solo nelle farmacie ospedaliere.
A marzo, in Italia, dovrebbe prendere il via la distribuzione del secondo antivirale autorizzato dall’Agenzia Europea del Farmaco (EMA), il Paxlovid brevettato da Pfizer. Agisce e si prende in modo simile alla pillola Merck ma, secondo i test più recenti effettuati dall’azienda, ha un’efficacia dell’89%.