Covid, la variante Omicron può diventare esplosiva nelle carceri

244
Immagine di repertorio
Nelle carceri italiane ci sono attualmente 510 detenuti positivi al Covid. Una situazione che, con la variante Omicron, può diventare in poco tempo pericolosa.

Ѐ quanto afferma Salvatore Cuffaro, commissario regionale della DC e componente del direttivo ‘Nessuno tocchi Caino’. “La pandemia e la velocità con cui la variante Omicron si sta diffondendo in questi giorni nel nostro Paese, rischiano di diventare un fenomeno esplosivo nelle carceri, simile ad una condanna a morte. La situazione già drammatica in cui vertono le carceri italiane, sovraffollate del 150%, è un dato triste, ormai conosciuto e purtroppo inconfutabile. Il Covid ha aggravato aspramente questo aspetto”.

Oltre al numero dei detenuti risultati positivi, è in aumento anche quello degli agenti penitenziari contagiati. “Occorre fare qualcosa e occorre farlo presto – prosegue Cuffaro. – La proposta di Giachetti di allargare lo sconto di pena da 45 a 75 giorni all’anno per chi in carcere ha avuto una buona condotta è una proposta che sostengo perché la ritengo utile, viste le attuali condizioni degli istituti penitenziari, e perché la reputo giusta. Ritengo, infatti, corretto che venga consentito ad oltre 7/8000 persone che hanno una pena residua di poter uscire dopo aver già scontato gli anni di giusta detenzione. Trovo ipocrita e disumano, invece, condannare le persone detenute ad una condizione di sovraffollamento, quando il resto dei cittadini italiani non detenuti ha l’obbligo di distanziamento sociale e – conclude – nei casi di accertata positività al Covid o contatti con un positivo, si è costretti alla quarantena e all’isolamento”.