Il Gip del Tribunale di Ragusa, Ivano Infarinato, ha emesso decreto di sequestro preventivo per un cantiere avviato all’interno di una struttura ricettiva nel centro di Marina di Modica, individuato nel corso di un’operazione congiunta eseguita da carabinieri e polizia municipale, che rientra nel contesto di una serie di controlli effettuati sul territorio.
L’intervento – si legge nel comunicato stampa diffuso dal comando di Polizia Municipale di Modica – è servito per accertare che erano state già realizzate opere edili consistenti in variazioni volumetriche e di superficie coperta, modifiche ai prospetti ed ulteriori opere non suscettibili di facile rimozione, in difformità col permesso di costruire e delle autorizzazioni del Genio Civile e della Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali. I carabinieri della Stazione di Marina di Modica e gli agenti del Nucleo Operativo di Polizia Edilizia hanno, immediatamente, apposto i sigilli al cantiere.
Il fascicolo trasmesso alla Procura della Repubblica è poi passato all’attenzione del Giudice per le Indagini Preliminari, il quale ha ritenuto che sussista il fumus dei reati ed ha, pertanto, emesso il decreto perché la libera disponibilità della struttura potrebbe aggravare e protrarre le conseguenze dei reati, consentendo la prosecuzione dei lavori edili illegittimi e producendo, altresì, l’aggravamento del carico urbanistico sotto il profilo dell’incremento della densità costruttiva ed abitativa.
Cinque le persone indagate: sono il rappresentante legale della società proprietaria della struttura e, dunque, committente dei lavori, due tecnici ed altrettanti titolari di imprese. Tre i reati contestati che riguardano, in sintesi, la mancanza di titoli abilitativi di natura urbanistica ed edilizia.