La cooperativa Etnos di Caltanissetta, nella qualità di capofila, e l’Istituto Paideia Italia di Ragusa hanno attivato un servizio psicosociale per aiutare il recupero dei maschi maltrattanti. S.A.U.M. è l’acronimo del progetto, che sta per Servizio Ascolto Uomini Maltrattanti, ed è presente in Italia con 18 centri. È un progetto sostenuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità e dalla Regione Sicilia – Dipartimento Famiglia.
Il S.A.U.M. prevede da una parte interventi integrati per favorire processi di consapevolezza del danno cagionato, superando i processi di negazione, dall’altra la creazione di una rete con gli Enti locali, l’Uepe, le Forze dell’Ordine, la Magistratura, l’Ordine degli avvocati, le Aziende Sanitarie Locali e le Associazioni di volontariato.
Gli obiettivi sono: creare mentalità relazionale, aiutare gli uomini maltrattanti ad elaborare il proprio vissuto emozionale, aiutare ad attivare strategie alternative alla condotta aggressiva, offrire percorsi di psicoterapia, per rivedere la propria idea di relazione affettiva e prevenire l’acting out.
Il progetto avrà sede a Modica, nei locali del Consultorio Familiare Diocesano “Sac. G. Rizza” di via Risorgimento ed è diretto dal dr. Tonino Solarino, psicoterapeuta.
Il maltrattante può presentarsi spontaneamente al Servizio, oppure su invito del proprio avvocato. Il progetto prevede uno step di prima accoglienza, orientamento e ascolto secondo le disposizioni di legge, con l’attivazione di un numero unico, che permetta il facile raggiungimento del Servizio. Inoltre, si auspica di potenziare la metodologia di intervento attraverso la creazione di reti al fine di prevenire, sin dal principio, la violenza. Obiettivo primario di S.A.U.M. è ridurre gli indicatori di disagio e di rischio, presenti nella situazione di partenza dell’uomo maltrattante coinvolto nel progetto.
La scelta della sede a Modica risulta funzionale, in quanto è facilmente raggiungibile dai comuni di Ragusa e dai comuni limitrofi ricadenti nella provincia di Siracusa, che sono i territori destinatari progetto.
Il centro di ascolto e cura non sarà un’oasi nel deserto, ma attraverso la creazione di una rete inter-istituzionale punterà a sensibilizzare e promuovere nel territorio progetti di prevenzione primaria per promuovere soprattutto nelle nuove generazioni relazioni prosociali.