L’altopiano ibleo, uno degli scrigni di biodiversità della Sicilia, ha da oggi un nuovo inquilino: la Rondine rossiccia (Cecropis daurica). Ed è ancora una volta la valle del Tellesimo, sita al confine tra le province di Ragusa e Siracusa, a mostrare le sue caratteristiche di perla naturalistica della grande isola mediterranea. Infatti è in questa valle che i Biologi Antonino Duchi e Monica Giampiccolo hanno rilevato per la prima volta la presenza di un sito di riproduzione della specie nell’area.
Il riscontro assume un particolare significato in quanto la Rondine rossiccia, pur essendo presente in gran parte del mondo, risulta piuttosto rara in Italia, dove in tutto il territorio nazionale si stima attualmente una popolazione nidificante di circa 80-100 coppie. Per tale motivo la scoperta è risultata meritevole di pubblicazione nell’ultimo numero del Naturalista Siciliano, la rivista scientifica della Società Siciliana di Scienze Naturali.
La specie in questione si distingue per diverse caratteristiche del piumaggio dalla sua ‘sorella’ Rondine comune, ma è soprattutto il nido ad essere differente e caratteristico: esso infatti non è a coppa aperta bensì completamente chiuso e dotato di una sorta di ‘tunnel’ per la comunicazione con l’esterno.
I biologi hanno potuto osservare diverse volte alcuni esemplari nel periodo riproduttivo, li hanno fotografati ed hanno anche censito e fotografato dei nidi, in un sito che probabilmente è stato utilizzato già da tempo ma che evidentemente nessuno aveva precedentemente osservato.
In base a ciò è possibile ritenere che le sorprese potrebbero non finire qui: infatti la diffusione della specie negli Iblei potrebbe essere più ampia e la Rondine rossiccia potrebbe essere meno rara di quello che si pensava. Lo si verificherà con specifiche indagini a maggiore raggio che i biologi programmano di effettuare a partire dalla prossima primavera.
La pubblicazione è scaricabile al seguente link: http://www.sssn.it/PDF/PDF_45/Rondinerossiccia_Duchi&Giampiccolo.pdf