Sallemi: “Il rifugio – canile di Vittoria ha bisogno di investimenti economici importanti”

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Immagine di repertorio

È sulla tutela animale che si concentra l’interrogazione che ha predisposto il consigliere comunale di Vittoria Salvo Sallemi e che sarà discussa in consiglio comunale in occasione del prossimo question time. L’esponente di Fratelli d’Italia ha affrontato i diversi problemi che affliggono il rifugio di Vittoria e ha richiesto interventi urgenti di manutenzione e un investimento economico congruo per il futuro, al fine di tracciare un percorso volto all’eliminazione della piaga del randagismo.

“Il randagismo è un problema annoso e come va trattato con una pianificazione e con investimenti adeguati. In questo primo mese di amministrazione Aiello, però, ancora non abbiamo ascoltato parole di chiarezza né abbiamo ben compreso quale sia il percorso che si intende attuare. Non basta, infatti, solo a seguito del deposito della mia interrogazione ripulire la strada di accesso al rifugio: quello è un atto di ordinaria amministrazione”, esordisce Sallemi.
“Vogliamo sapere come si intende contrastare – nei fatti – il randagismo. L’amministrazione Moscato, tramite l’assessore Occhipinti, aveva avviato un percorso che ci aveva portati ad essere tra i primi Comuni della provincia per sterilizzazioni. Al contempo erano partite le immissioni sul territorio degli esemplari docili, “adottati” con entusiasmo e rispetto dalla città. Ad oggi troviamo un rifugio con grandi problemi strutturali e manutenzioni urgenti da compiere e con una disponibilità economica da parte del Comune assolutamente insufficiente, appena 40mila euro l’anno per oltre 170 cani e per le catture in emergenza, i soccorsi e tutte le attività connesse”.
“Occorre quindi aumentare il capitolo di spesa dedicato che appare assolutamente insufficiente: servirebbero almeno 90mila euro l’anno per rendere efficiente il canile e per consentire turnazioni con cinque unità di personale. Da ultimo sembrerebbe che il prossimo bando per l’affidamento della struttura conterrebbe il criterio del massimo ribasso: anche ciò sarebbe un grave errore perché nella logica del risparmio non si avrebbe un servizio efficace. Il problema del randagismo va trattato come priorità assoluta e il bando andrebbe modulato scegliendo le offerte che possano offrire il miglior servizio, con un contestuale aumento del capitolo di spesa”,