Dalle prime ore dell’alba, oltre 100 finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di finanza di Catania, con il supporto del Comando Provinciale di Ragusa e dello SCICO, stanno eseguendo in due Regioni (Sicilia e Calabria) e 4 provincie (Catania, Ragusa, Siracusa e Reggio Calabria), oltre che a Malta, l’ordinanza con cui il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Catania, su richiesta della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, ha disposto l’applicazione di misure cautelari personali nei confronti di 16 persone, tutte sottoposte a indagine per il reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanza stupefacente.
La nota della Guardia di Finanza:
All’esito di articolate attività di indagine coordinate dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, i Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, con il supporto del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ragusa e del Servizio Centrale Investigazioni sulla Criminalità Organizzata (SCICO), hanno dato esecuzione in due regioni (Sicilia e Calabria) e 4 province (Catania, Ragusa, Siracusa e Reggio Calabria), a un’ordinanza con la quale il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Catania ha disposto misure cautelari nei confronti di 16 persone, gravemente indiziate del delitto di associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti.
In particolare, le indagini, svolte in piena sinergia dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Catania unitamente ai Finanzieri della Tenenza di Pozzallo, con il continuo supporto dello SCICO, hanno permesso di fare emergere l’esistenza di una strutturata associazione per delinquere, composta da soggetti ragusani, albanesi e maltesi, ritenuta responsabile del traffico e dello spaccio di sostanza stupefacente di tipo cocaina, hashish e marijuana, sostanza che veniva illecitamente acquistata in Albania, Puglia e Calabria e rivenduta in Sicilia, Lombardia e a Malta.
Le investigazioni consentivano di delineare, nell’attuale stato del procedimento in cui non è stato ancora instaurato il contradittorio con le parti, i ruoli nell’ambito del gruppo criminale, distinti tra i promotori dell’associazione, i loro fornitori e gli acquirenti della sostanza stupefacente.
A tale proposito, durante le indagini, a riscontro delle ipotesi investigative, si perveniva al sequestro, in più occasioni, di complessivi 430 kg. di sostanza stupefacente di tipo cocaina, hashish e marijuana: in particolare, nel corso delle indagini sono stati eseguiti dai Finanzieri del Nucleo PEF di Catania e della Tenenza di Pozzallo 9 interventi repressivi, in provincia di Catania e Ragusa, che hanno portato all’arresto in flagranza di reato di 13 soggetti.
Sulla scorta degli elementi indiziari emersi dalle citate attività investigative, il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Catania, su richiesta di questo Ufficio, ha disposto:
– la custodia cautelare in carcere nei confronti di 15 soggetti;
– l’obbligo di dimora nel comune di residenza con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti di un ulteriore soggetto, senza precedenti penali e gravemente indiziata solo in ordine al trasporto, in una circostanza, di sostanza stupefacente.
L’attività d’indagine – che ha consentito di valorizzare l’apporto delle unità investigative specializzate del Nucleo PEF di Catania e quello della componente territoriale della Guardia di Finanza di Ragusa – si colloca nel più ampio quadro delle attività poste in essere dalla Guardia di Finanza di Catania volte alla repressione del traffico, anche internazionale, e dello spaccio di sostanze stupefacenti.