Ci risiamo: è arrivato in provincia l’ennesimo circo con animali. Da oggi, a Vittoria, prendono il via gli spettacoli del Circo M. Orfei, che si è insediato qualche giorno fa nell’area della Fiera Emaia. Il fatto non è passato inosservato alle associazioni locali, che si sono mobilitate per accertare le condizioni in cui sono tenuti gli animali e hanno lanciato l’appello alla cittadinanza a boicottarlo e all’amministrazione affinché non ci siano più spettacoli con animali nel territorio.
Riccardo Zingaro, presidente della sezione provinciale di Oipa e guardia zoofila, è andato a verificare personalmente riprendendo alcune immagini nelle quali si vedono quattro tigri siberiane dentro al cassone di un camion, in gabbie di pochi metri divise da separatori. Zingaro ha postato il video sui social invitando i cittadini a non andare al circo e ha immediatamente contattato l’assessore alle Politiche animaliste del Comune di Vittoria Cesare Campailla, il quale ha predisposto un sopralluogo congiunto dell’Asp e del Comune per ieri mattina.
“Mi sono recato al circo ieri mattina in qualità sia di presidente di Oipa Ragusa, sia di delegato del Comune di Vittoria. Anzitutto è successo un fatto grave, per il quale ho già scritto una nota: inizialmente i veterinari dell’Asp presenti per effettuare l’ispezione non hanno acconsentito al mio accesso, nonostante mi presentassi lì come delegato dell’amministrazione comunale. Solo grazie all’insistenza del direttore del circo sono potuto entrare a verificare le condizioni in cui sono tenuti gli animali”, racconta Zingaro.
“Quello che ho potuto accertare dalla mia visita”, continua il presidente dell’Oipa provinciale, “è che tutto sommato gli spazi ‘rientrano nei parametri’ previsti dalla normativa nazionale. Naturalmente si tratta di una constatazione approssimativa, non avendo avuto accesso ai dati tecnici e alle misure esatte, che invece sono stati acquisiti dall’Asp. Ad esempio, un elemento fondamentale quando si detengono animali esotici è il coibentamento termico dei locali. La temperatura non deve mai scendere sotto i 15 gradi. Questo è un dato che non mi è stato possibile verificare, così come la dieta alimentare, mentre ho appurato un adeguamento delle dimensioni di gabbie e recinti nei quali abbiamo trovato gli animali ieri mattina rispetto a quello che avevo visto e filmato nel mio primo sopralluogo, così come la presenza di quel minimo di arricchimento ambientale come tiragraffi per i felini e altri oggetti. Questo è tutto quello che possiamo fare ad oggi rispetto alla normativa vigente”, conclude Zingaro, “assicurare che vengano rispettati i parametri minimi per garantire agli animali dei circhi una vita almeno dignitosa. Sebbene a Vittoria esista un’ordinanza sindacale del 2017 che vieta i circhi con gli animali, la legge nazionale, risalente al 1968, li permette ancora oggi, nonostante la trasformazione profonda avvenuta in oltre cinquant’anni nella sensibilità collettiva riguardo ai diritti delle altre specie animali. Ma per me, così come per Oipa nazionale che ha lanciato una petizione per chiedere l’abolizione definitiva del circo con gli animali, lo spettacolo degli animali in gabbia resta comunque indecoroso, e non condivido affatto che vi si portino le scolaresche. Trovo altamente diseducativo mostrare ai bambini animali selvatici truccati, travestiti da pagliacci, mortificati nella loro indole. Il circo è uno spettacolo bello e da preservare quando si esibiscono dei bravi artisti umani, non quando si umiliano gli animali.”
L’appello all’amministrazione comunale a non consentire nel territorio di Vittoria spettacoli circensi con animali arriva anche dall’associazione di protezione ambientale Fare Verde Vittoria, di cui riportiamo per intero il comunicato apparso sul suo gruppo Facebook.
“Il circo è uno dei tanti spettacoli tradizionali che affondano le proprie radici nella cultura secondo la quale, la vita di un animale, debba essere asservita totalmente all’uomo, divertimento compreso. Ed allora l’animale è costretto a passare la sua vita in una gabbia e a vivere contro natura, quando, invece, il suo posto è all’interno dell’habitat naturale dei suoi simili. Nello spettacolo circense, l’animale, diviene un lavoratore non pagato, che perde totalmente la sua libertà ed è costretto ad eseguire esercizi che ha dovuto imparare attraverso addestramenti non rispettosi della sua dignità e che si basano sulla paura e le punizioni.
Il divieto ai circhi con gli animali, sull’onda di una crescente indignazione delle sorti degli animali all’interno dei circhi, era stato presentato in Parlamento e approvato con la L. 22 novembre 2017. n. 175, rubricata come ‘Disposizioni in materia di spettacolo e deleghe al Governo per il riordino della materia’.
Con la suddetta disposizione l’organo legislativo ha attribuito al Governo la delega ad adottare uno o più decreti legislativi per il riordino (e la modifica) della materia dello spettacolo. Tra i vari obiettivi il graduale superamento dell’utilizzo degli animali nelle attività circensi.
Tutto ciò tuttavia non è avvenuto. Il Governo poteva esercitare il potere delegato entro il termine di 12 mesi; termine che è scaduto, senza che fosse stato emanato alcun decreto legislativo che sancisse il divieto di circo con gli animali.
L’iter legislativo dunque dovrà iniziare nuovamente da capo. Il 15 gennaio 2020 la Commissione cultura del Senato ha presentato un nuovo disegno di legge su un circo senza animali, che si propone di introdurre un divieto assoluto sul loro utilizzo. Ad oggi, però, è ancora lontana l’approvazione della legge che trasformi questo proposito in realtà. Nonostante ciò i circhi itineranti incontrano sempre più resistenze. Non solo a livello di pubblico, sempre meno numeroso, visto anche che il 70% degli italiani si professa favorevole al divieto ai circhi che utilizzino animali, ma anche da parte delle amministrazioni territoriali, in particolare quelle comunali, che si fanno promotrici di iniziative regolamentari volte a contrastare il fenomeno delle attività circensi che utilizzano animali. Molti sono i comuni ad aver adottato regolamenti comunali che vietano gli spettacoli circensi che sfruttano animali selvatici, poiché, ad oggi, la normativa di riferimento rimane solamente la vetusta L. 18 marzo 1968, n. 337.
PER TUTTO QUESTO L’ASSOCIAZIONE DI PROTEZIONE AMBIENTALE FARE VERDE VITTORIA CHIEDE ALL’ AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI NON ‘ACCOGLIERE’ NEL TERRITORIO DI VITTORIA ‘SPETTACOLI CON ANIMALI’ E DI ADOTTARE UN PROPRIO REGOLAMENTO CON IL QUALE SI LEGALIZZI QUESTO DIVIETO.”