L’anima della Sicilia: i tamburi di Alfio Antico incontrano parole e musica di Cesare Basile

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Cosa succede quando due musicisti originalissimi e diversi, accomunati da una radice profondamente siciliana e dalla sperimentazione spinta fino alle sue conseguenze estreme, si incontrano su un palco? Di sicuro, l’aspettativa è alta. Loro sono Alfio Antico e Cesare Basile, il palco è quello di The Globe a Ragusa e la data, unica, è il 27 novembre. Un concerto che si preannuncia importante nel panorama musicale odierno, che ci ha abituati a molta medietà e a posposte per lo più convenzionali.

Alfio Antico e Cesare Basile sono infatti due tra i più grandi esponenti della musica contemporanea, capaci di affrontare la tradizione, la cultura e la musica della Sicilia in modo originale. Il primo, maestro dei tamburi a cornice e cantautore, è tra i pochi artisti, se non l’unico, ad avere conosciuto e vissuto la musica tradizionale dall’interno di quella stessa cultura, con il suo carico unico di storia. Da bambino, la nonna gli insegna a suonare quello strumento antico che è il tamburello e lui ne porterà avanti l’arte fino all’età di diciotto anni, quando lascia la Sicilia. Dalle esperienze come pastore nella sua Lentini all’incontro con Eugenio Bennato e all’ingresso nei Musicanova, con cui incide cinque dischi, la carriera di Alfio Antico si sviluppa per oltre quarant’anni incrociando numerosissime collaborazioni con i maggiori musicisti italiani: Peppe Barra, Tullio De Piscopo, Edoardo Bennato, Lucio Dalla, Fabrizio De André, Roberto Carnevale, Renzo Arbore e la sua Orchestra Italiana, Carmen Consoli, per citarne alcuni.

Cesare Basile, l’altro asse portante di questo duo inedito e fuori da ogni schema, è tra i musicisti più creativi della scena alternative in Italia. Una carriera trentennale con dodici dischi all’attivo e un percorso all’insegna della coerenza, che prende le mosse dal punk e dalla new wave degli esordi per arrivare a una canzone d’autore che rifugge dai modelli nazionali e pop, e giungere infine alla sperimentazione di un blues contemporaneo, dove si incontrano Sahara, Mississippi e Sicilia. Accanto alla ricerca musicale, un impegno sociale e politico mai interrotto, ben presente nei suoi testi ma anche concretamente manifestato aderendo ad attività decisive quali l’occupazione del Teatro Coppola di Catania nel 2011, tutt’oggi punto di aggregazione e incontro imprescindibile per il tessuto culturale della città. Anche per Cesare Basile le collaborazioni non si contano: da John Parish, produttore artistico di suoi tre album in italiano, a Robert Fisher, da Hugo Race a John Bonnar e a Stef Kamil Carlens.

Oggi, i percorsi di Alfio Antico e Cesare Basile si incontrano in questa nuova collaborazione nata in studio quando Alfio Antico ha partecipato alle registrazioni dell’album di Cesare Basile, “Cummeddia”, e proseguita poi con la produzione artistica dello stesso Basile per “Trema la Terra”, ultimo lavoro del musicista lentinese.

Un progetto che mette insieme le radici comuni, proiettate nel futuro, senza nostalgie, ma utilizzando la lingua siciliana come materia viva, in continua evoluzione, così come il suono dei tamburi di Alfio, ancestrali e sciamanici, e le chitarre di Cesare, cinematiche ed evocative.

Sabato 27 novembre a The Globe-Unconventional Theatre, via G. Spampinato 12 Ragusa, ore 21.00. Prevendita dei biglietti disponibile alla Libreria Mondadori di Ragusa.