Un racconto di mare e di pesca, di amicizia tra uomini e verso il loro ambiente naturale, quel Mediterraneo così ricco di storie stratificate nei millenni da vivere in una dimensione mitologica parallela a quella reale. Questo è, in estrema sintesi, il senso del breve documentario che ha voluto realizzare lo chef Joseph Micieli, patron del ristorante Scjabica – Cuoco Pescatore e della trattoria di mare Cucina Costiera, entrambi a Punta Secca, in provincia di Ragusa, un piccolo villaggio di pescatori diventato improvvisamente meta turistica circa vent’anni fa, quando è stato scelto come location per la serie televisiva sul commissario Montalbano. Da allora Punta Secca è cresciuta e ha cambiato volto, ma alcune cose sono rimaste uguali. Ѐ questo che sembra volerci ricordare Joseph Micieli, anche lui rimasto sempre fedele a se stesso e ai valori della sua terra e del suo mare. Per Joseph Micieli essere chef significa farsi portavoce di quei valori, diventare promotore del territorio, selezionatore delle sue materie prime. Ma anche veicolo per condividere emozioni e sensazioni, siano quelle che arrivano dritte al palato quando si gusta la sua cucina, siano quelle legate ai luoghi, alle persone, al mare.
“Voglio condividere un po’ di emozione attraverso questo piccolo documentario. Il fine è divulgare sensazioni, informazione e parlare di persone, identità, ristorazione, qualità e Sicilia, ma, soprattutto, di sacrifici.
Una visione di cucina di mare inclusiva che parte dal porto di Scoglitti, nel comune di Vittoria, in provincia di Ragusa e approda nella cucina di Scjabica – Cuoco Pescatore a Punta Secca, dove l’informazione è importante altrettanto quanto regia e protagonisti, utile a farvi sognare nel momento in cui gustate un piatto a base di gambero rosso!
Cosa c’è dietro questo aspetto del mio ristorante? Tanto e tanti. La famiglia Penna ad esempio, pescatori energici e coraggiosi a bordo della ‘Madonnina’, supportati dalla famiglia Bella, in particolare Umberto Bella, ragazzo d’oro oltre che professionista del mare, competente e onesto.
E poi, altra parte importante di questa struttura, sono i nostri clienti e il mio prezioso gruppo di lavoro. C’è il mare, che ti fa vivere un’esperienza diversa dall’altra, c’è sempre quell’incognita che cambia gli scenari e conferisce un senso nuovo e del tutto inedito al momento”.
Al centro del mini documentario c’è il Gambero rosso del Mediterraneo pescato a largo di Scoglitti, che lo stesso Micieli ha riscoperto e promosso negli anni, contribuendo alla sua valorizzazione e diffusione attraverso la sua cucina. Una materia prima preziosa, conosciuta come “l’oro del Mediterraneo”, che si distingue per la mineralità delle sue carni, massima espressione dell’ambiente in cui vive, e per il sapore dolce, croccante, turgido. Il gambero rosso gode del più grande rispetto da parte dei pescatori così come di chi lo cucina. La sostenibilità della pesca è uno dei principi cardine che guidano le scelte dello chef Joseph Micieli, insieme alla valorizzazione di tutti i prodotti del mare, comprese le specie meno pregiate, “neglette” come le definisce lui stesso, ma ugualmente buone e saporite, “risorse da rispettare e valorizzare, soprattutto in un’ottica di sostenibilità”.
Dal peschereccio alla cucina di Micieli, il rispetto per il gambero rosso si traduce in una ricerca di “verità, fatta di tecnica che è al servizio del mantenimento della qualità, supportata da una cucina responsabile, rispettosa e diretta, senza fronzoli”.
Un piccolo documentario, questo di Joseph Micieli, un grande omaggio al Mediterraneo, a uno dei suoi frutti migliori, il Gambero rosso pescato a largo di Scoglitti, e a tutte le persone che vivono il mare con rispetto, amore, passione e sacrificio.
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