In un comparto essenziale e fondamentale come quello della panificazione, a causa dei continui aumenti delle materie prime, degli elevati costi di produzione, nonché per tutta una serie di riforme del settore, risulta necessario confrontarsi e dialogare sotto la guida di Confcommercio e Assipan per cercare insieme soluzioni e strategie comuni di rilancio nell’interesse della categoria. È stato questo il motivo conduttore della riunione tenutasi nella sede di Confcommercio Vittoria nel rispetto dei protocolli di sicurezza Covid. È stata una riunione partecipata. In apertura, i saluti del presidente di Confcommercio Vittoria, Gregorio Lenzo, che si è limitato ad illustrare l’importanza della associazione di categoria per fornire risposte e soluzioni ai soci, soprattutto nei momenti di difficoltà e grande cambiamento come quello che stiamo vivendo e per ridurre i danni causati dall’emergenza Covid-19. “In questa grande incertezza collettiva – ha spiegato Lenzo – c’è una sola certezza ed è quella che il domani, anche commerciale delle nostre aziende, non sarà più lo stesso. Ecco perché aderire a un’associazione di categoria al giorno d’oggi risulta essere la scelta migliore per potere contare su una maggiore sicurezza di movimento e per non farsi cogliere impreparati di fronte alle diverse sfide del mercato o alle possibili emergenze economiche che in futuro si ripresenteranno”.
“Vogliamo essere al fianco dell’imprenditore con servizi e convenzioni pensate allo scopo di promuovere lo sviluppo della propria impresa, grazie a significative agevolazioni come quelle offerte dalla cooperativa fidi a sostegno delle imprese del territorio, fornendo loro tutta l’assistenza finanziaria necessaria” ha ribadito il presidente di Commerfidi Salvatore Guastella, presente anche lui all’incontro.
La riunione indetta dalla categoria dei panificatori è stata condotta poi dal presidente regionale di Assipan, Salvatore Normanno, che ha illustrato ai partecipanti quali i percorsi sulla formazione del prezzo della materia prima delle farine nonché tutti i costi di produzione e amministrativi che gravano sui panifici, a partire dalla bolletta della luce e del gas con l’ormai prossimo aumento, nonché i costi Pos con le relative spese per ogni transazione, dalla fatturazione elettronica e dall’obbligo dello scontrino digitale. Il prezzo del pane dovrebbe essere destinato ad aumentare. Il condizionale è d’obbligo, visto che per le regole del libero mercato ogni fornaio può decidere liberamente a quanto vendere i propri prodotti.
“Laddove la categoria dovesse spontaneamente orientarsi su una rivisitazione o adeguamento del prezzo del pane che peserà sulle tasche dei consumatori – chiarisce Normanno – è bene precisare che non si possono attribuire colpe al proprio panettiere che non c’entra per niente, non può assolutamente interagire con il mercato, non ha alcuno strumento per modificare il prezzo del grano e di conseguenza della farina per la panificazione”. Era presente anche il presidente comunale della categoria Emanuele Occhipinti che ha ringraziato i partecipanti auspicando che di questi incontri propositivi possano essercene di continuo per meglio affrontare le varie problematiche del comparto.