“Un venerdì sera come tanti altri eppure sul sagrato della Ss. Annunziata si è consumato un fatto che a prima vista sembra alquanto singolare. Un giovane ragazzo, in giro in una sera qualunque di settembre è stato barbaramente picchiato da un gruppo di ragazzi, che gli si sono scagliati contro senza alcun motivo apparente, o per lo meno senza movente che giustificasse l’insano comportamento, consumato con una ferocia ‘terrificate’ a detta di chi ha assistito alla scena, quasi paralizzato dalla velocità e dalla mancanza di senso con cui tutto si è svolto. I ragazzi presenti affermano con angoscia di non riuscire a spiegarsi il perché si sia potuta verificare una situazione del genere”.
È don Manlio Savarino a ‘parlare’. Lo fa sul giornale on line Annunziando.it, dove il sacerdote spiega che non è la prima volta di violenza gratuita a Ispica e non solo.
“La cronaca di simili fatti si aggiorna di weekend in weekend, e sembra lasciare attoniti i più sensibili spettatori dei quotidiani e destinatari dei racconti spiacevoli. Ma, cosa ben più grave, ha forse anche assuefatto le nostre coscienze rendendole quasi abitudinariamente ordinari”, denuncia il sacerdote.
Che fare, si chiede il sacerdote il cui articolo integrale è possibile legge cliccando QUI.
“Dovremmo cercare di mettere in pratica – spiega – quella “pedagogia della non violenza” di cui il Capostipite è Aldo Capitini il quale evidenzia come sia: “necessario costruire un percorso di liberazione dall’esclusione e dalla marginalità”. Tutto ciò si può creare solo attraverso fondamentali “azioni educative”. Buon lavoro a noi allora, buona cura dei germogli, soprattutto i più fragili. Bisogna credere fermamente in un germoglio per riposare un giorno all’ombra di un albero”.