“Giovedì mattina ci siamo recati a Vittoria, davanti la casa della famiglia di Fabrizio Licitra, dov’era prevista la consegna delle chiavi, dell’abitazione pignorata, all’ufficiale giudiziario, un momento facilmente descrivibile come carico di tensione e di evidente dolore, come d’altronde succede a tutte quelle famiglie che perdono la propria casa. Al tempo stesso è stato un momento durante cui sono stati presi opportuni impegni politici e sono maturate anche proposte importanti”. Lo dice la deputata regionale del Movimento 5 Stelle di Ragusa, Stefania Campo, parlando della vicenda di sfratto della casa di via La Marmora, abitata dall’anziana madre di Licitra, iniziata nel 2014 e che ha visto la vendita dell’immobile nel 2018 a un gelese. Fabrizio Licitra è tra l’altro il presidente dell’Associazione Vittime aste e prezzo vile e anche uno dei fondatori della Federazione Europea per la Giustizia. “Siamo arrivati in tanti, cittadini e amici che hanno affrontato la stessa drammatica esperienza della famiglia Licitra ed il nostro candidato sindaco Piero Gurrieri, che si era già impegnato in passato con una legge voto – commenta Stefania Campo –. Innanzitutto ho chiesto, assieme agli altri deputati della nostra provincia, un’audizione congiunta delle commissioni Bilancio e Servizi Sociali, per fare assumere alla Regione un impegno istituzionale chiaro, in modo da sostenere gli enti locali nel far fronte a questa piaga sociale, con appositi e idonei fondi. A livello locale, c’è un preciso impegno da parte dei candidati sindaco di Vittoria affinché gli uffici dei Servizi sociali del Comune si adoperino per il sostegno delle famiglie che vivono questa esperienza drammatica. Da parte mia avevo già depositato un emendamento alla riforma degli Iacp, volto a far sì che i Comuni prevedano una graduatoria parallela nell’assegnazione delle case popolari riservata esclusivamente a chi subisce la vendita all’asta dell’unica casa. È chiaro, tra l’altro, che tale problematica non riguardi solo la città di Vittoria ma complessivamente tutta la fascia trasformata. Parallelamente, continueremo a batterci, anche a livello nazionale, affinché si adottino dei correttivi all’attuale normativa che prevedano un limite ai ribassi d’asta, un diritto di prelazione ai parenti dell’esecutato per il riacquisto dell’immobile e la possibilità che lo stesso ex proprietario ne possa recuperare il titolo attraverso la formula del “Rent to buy”, cioè restando dentro la propria ex abitazione ma pagando un affitto. Nella stessa città che ha dato casa a chi, con il duro lavoro della terra è riuscito a riscattarsi creando un futuro per sé e per la propria famiglia, ora si assiste al processo inverso, ovvero quelle stesse case rischiano di essere tolte: sono circa 1700 gli immobili sotto tiro da qui alla fine dell’anno. Non possiamo restare a guardare”.
E’ intervenuto nella vicenda anche il senatore Pino Pisani: “Lo sfratto della famiglia Licitra a Vittoria è una ulteriore testimonianza dell’iniquità delle aste immobiliari che tolgono immobili ai debitori, ma non li sgravano del debito. In questo caso, l’immobile del valore di 200 mila euro circa, è stato acquistato al ribasso a poco più di 25 mila euro, lasciando in eredità ai Licitra quasi l’intero ammontare del debito maturato. Da tempo chiediamo una riforma complessiva del sistema delle aste, con proposte concrete in grado di tutelare sia il creditore che il debitore, ma fino ad oggi le nostre iniziative sono state bloccate in Parlamento. Auspico che tutti i partiti prendano una posizione chiara per arrivare a provvedimenti legislativi urgenti e equi per tutte le parti coinvolte”.