“L’infiltrazione è di 300 litri l’ora, 7.200 litri al giorno. Come ho fatto a calcolarli? tra l’8 e il 9 agosto io e la mia famiglia l’abbiamo raccolta col secchio e gettata in una pilozza, 50 litri ogni 10 minuti. Giorno e notte, senza pausa. Naturalmente abbiamo avvisato subito l’ufficio idrico, che del resto conosceva la situazione essendo stata segnalata nei primi giorni del …giugno 2020!. Allora vennero i tecnici, poi la ditta appaltatrice (Pegaso), per cercare la falla nelle condutture esterne dell’acqua potabile e in quelle fognarie; non la trovarono. A luglio lasciarono il vicolo (vico Imposa) con le buche scavate e andarono in ferie. Per far ricoprire le buche passarono quasi due mesi. L’acqua continuava ad infiltrarsi dentro casa, rovinando mobili e attrezzature, ma l’Ufficio idrico se ne dimenticò. Da settembre 2020 ad agosto 2021 nessun segnale di vita. 12 mesi e alcuni milioni di litri di acqua del comune dispersi.
Dentro casa mia. Poi ai primi di agosto l’infiltrazione è diventata ingestibile. Siamo
stati costretti a scavare una buca nel pavimento, 40 per 40 e 40 centimetri di profondità, con l’acqua che la riempiva rapidamente. Abbiamo acquistato una pompa a immersione e ve l’abbiamo inserita scaricando l’acqua – 50 litri ogni 10 minuti – sul vicolo e da lì sulle scale e in via 24 maggio. I tecnici sono venuti, la nuova impresa
appaltatrice (SIAM) pure, hanno cominciato a cercare in giro per il quartiere l’origine della perdita, senza trovarla. E intanto l’acqua continuava ad affluire. Dentro casa mia. Dopo una settimana, per evitare ulteriori disagi agli abitanti del vicolo, abbiamo acquistato un tubo di 20 metri e convogliato l’acqua in una pilozza dentro casa. Così all’esterno tutto è tornato tranquillo. All’interno no. La pompa va sorvegliata, può incepparsi; oppure può togliersi la luce (è già successo) e l’acqua invadere la stanza.
Praticamente ad agosto e fino ad ora abbiamo dovuto sorvegliare costantemente la stanza, rinunciando persino ai nostri pochi giorni di vacanza. Hanno esaminato quell’acqua: contiene cloro, proviene, quindi, dall’acquedotto municipale. Ho chiesto più volte che la intercettassero all’esterno e deviassero, per bloccare l’infiltrazione, i cui danni alle pareti, dopo 15 mesi, potrebbero essere seri. Ho parlato con il dirigente dell’Ufficio idrico, che, in seguito alle mie pressioni è venuto ad accertarsi personalmente della situazione (giovedì 2); il 3 hanno continuato a cercare la falla nei dintorni (senza risultato) e a non fare nulla di concreto intanto per fermare l’infiltrazione. Poi nessuno si è più fatto vivo. Io accuso il Comune di Ragusa di spreco di risorsa idrica. E lo accuso di abuso della mia pazienza e di quella dei miei familiari. Dopo 16 mesi ritengo di avere il diritto di accusarlo anche di danni morali e materiali”.
Milioni di litri di acqua pubblica persi… e un cittadino con la casa allagata!
È una vicenda che potrebbe apparire assurda quella denunciata da Pippo Gurrieri. Milioni di litri d’acqua persi, e una situazione ormai insostenibile in casa sua, proprio mentre mezza Ragusa ha sofferto la ‘sete’ per mesi.
La segnalazione è ben documentata: