Il green pass obbligatorio in ristoranti al chiuso e discoteche. Sono le due novità principali che riguardano i luoghi in cui si potrà accedere solo con la certificazione verde. Nuove regole che il governo starebbe mettendo a punto e che dovrebbero entrare in vigore con il nuovo “decreto emergenza”.
Martedì dovrebbe svolgersi la cabina di regia per definire gli ultimi dettagli. Obiettivo del governo – come riporta oggi anche il Corriere della sera – sarebbe quello di mantenere l’Italia tutta bianca fino al 15 agosto, così da provare a “salvare” la stagione estiva e turistica.
Per farlo si dovrà pensare a nuovi parametri di valutazione delle fasce di rischio che non riguardino solo l’incidenza dei contagi, bensì decessi, ricoveri e terapie intensive. Indicatori questi strettamente legati anche con i risultati della campagna vaccinale in corso.
In base al parametro dell’incidenza, ossia del limite dei 50 ogni 100mila abitanti per fare scattare la zona gialla, la Sicilia risulta tra le 5 regioni a rischio nuove restrizioni. I governatori hanno chiesto una revisione e il ministro della Salute Roberto Speranza ha confermato che sarà inserita nel nuovo decreto.
La certificazione verde, il cosiddetto Green Pass, verrà rilasciata solo dopo la seconda dose del vaccino, a chi è guarito o a chi ha un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti.
Nel nuovo decreto in arrivo, il green pass sarà obbligatorio nei locali al chiuso, come ristoranti, discoteche e palestre. Ma anche nei luoghi a rischio assembramenti, come stadi, concerti, eventi e banchetti. Per le discoteche è in corso in queste ore la trattativa per la data delle riaperture, che passa proprio dalla mediazione trovata con l’obbligo del certificato.
Green pass obbligatorio anche per chi viaggia. Si dovrà mostrare prima di prendere treni a lunga percorrenza, navi e aerei. Al momento sono esclusi bus e metropolitane.
Verrà introdotta anche una sanzione per i trasgressori. In caso di controllo delle forze dell’ordine, chi non ha il green pass rischia una multa fino a 400 euro e il locale la chiusura per 5 giorni.