L’Associazione per l’aiuto ai bambini e giovani con diabete (Agd Sicilia) ha trasmesso una diffida all’Asp di Ragusa avente ad oggetto la mancata erogazione di microinfusori e di sensori per i piccoli e giovani pazienti. Non è la prima volta che Agd Sicilia fa sentire la propria voce nei confronti dei vertici dell’azienda sanitaria provinciale iblea. “Già nel gennaio scorso – spiega il presidente, Fabio Badalà – eravamo stati costretti a farci portavoce del disagio che ci era stato rappresentato dai nostri associati e dalle famiglie con bambini diabetici. Purtroppo, la nostra prima richiesta di incontro per conoscere lo stato di gestione dell’Asp di Ragusa in relazione alle nuove tecnologie, sia per quanto riguarda i sensori Cgm sia con riferimento ai microinfusori, è rimasta inevasa. Ancora oggi, a distanza di mesi, continuiamo a ricevere notizie allarmanti circa la mancata fornitura di quanto prescritto dai centri di riferimento regionali”.
L’associazione ricorda che, purtroppo, il diabete non si arresta alle promesse ma necessita di risposte concrete e urgenti, ancora più se si tratta di bambini e ragazzi in età evolutiva. “Ricordiamo – scrive Badalà nella diffida all’Asp – che la mancata erogazione di questi presidi costituisce un grave pericolo che può diventare un irreparabile danno per i giovani pazienti, oltre a rappresentare un’interruzione di pubblico servizio, punito a norma del codice penale. Ecco perché abbiamo diffidato l’Asp di Ragusa a volere immediatamente, e senza ulteriore ritardo, attivarsi per l’emanazione di tutti gli atti necessari alla pronta erogazione dei sensori e dei microinfusori”. L’Agd precisa altresì che non mancherà di adire le autorità giudiziarie se non sarà dato riscontro alla richiesta. “Tutto ciò – conclude la nota – per la opportuna tutela dei diritti dei nostri associati e in generale delle famiglie dei bambini e dei giovani con diabete”. Il presidente Badalà aggiunge: “C’è già stato un contatto con il manager Aliquò che speriamo di incontrare nei prossimi giorni così da rappresentargli in presenza le nostre difficoltà con l’auspicio che si possa arrivare in tempi brevi a una soluzione e che il sistema sia messo a regime come più volte richiesto alla commissione regionale diabete”.