Coprifuoco alle 24. Si discute sulla riapertura delle discoteche

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Immagine di repertorio tratta dal web

L’Italia sempre più bianca e da oggi cambiano le regole che riguardano il coprifuoco ma anche i ristoranti.

In zona bianca non ci sarà coprifuoco e da oggi altre 4 regioni otterranno questo traguardo. Dopo il Molise, il Friuli—Venezia Giulia e la Sardegna, promosse il 31 maggio nella fascia con le libertà maggiori, adesso tocca alla Liguria, l’Abruzzo, il Veneto e l’Umbria. Il 14 giugno si coloreranno di bianco anche Lombardia, Lazio, Piemonte, Puglia, Emilia Romagna e Provincia di Trento, il 21 giugno dovrebbe toccare a Sicilia, Marche, Toscana, Calabria, Campania e Provincia di Bolzano. La Valle d’Aosta dovrebbe passare in bianco il 21 giugno.

Dal 21 giugno il coprifuoco sarà invece eliminato in tutta Italia. Niente limitazioni per gli spostamenti e orari liberi per i locali pubblici.

All’aperto in zona bianca non ci sono limiti, tranne il distanziamento di un metro tra i tavoli, mentre nei bar e nei ristoranti al chiuso potranno sedere allo stesso tavolo massimo sei persone non conviventi. Posso sedere insieme, però, due nuclei familiari.

In zona gialla resta il limite di 4 persone non conviventi per tavolo, sia al chiuso che all’aperto.

I locali potrebbero ripartire a luglio, ma è quasi certo che sarà necessario avere il green pass soprattutto alla luce dello sprint sulla campagna vaccinale per i giovani. Il Piano in queste ore continua a macinare record (1,2 milioni di dosi in 48 ore) e procede spedito. L’ultimo dossier ancora sul tavolo di tecnici e politici è quello della riapertura delle discoteche. Anche se non si sa ancora con certezza come e quando, le sale da ballo dovrebbero ripartire il prossimo mese. Ma già martedì prossimo in serata al ministero della Salute è previsto un incontro con i gestori dei locali sul tema, i cui risultati – come da protocollo – potrebbero essere riportati al ministro della Salute, Roberto Speranza, affinché possa infine valutare i tempi e i metodi più adeguati.

Anche su questo il sottosegretario Sileri si dice convinto che il nodo sarà sciolto in tempi brevi.