Rifiuti, Cassì fa il punto della situazione

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Il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì anche nella veste di responsabile politico per l’Ambiente, avendo trattenuto la specifica delega, nell’articolata e dettagliata dichiarazione di seguito ripostata,  fa il punto non solo sullo stato dell’impianto di compostaggio e dell’impianto di trattamento meccanico biologico di Cava dei Modicani ma anche  sulla situazione nel territorio ragusano dello smaltimento dei rifiuti.

“Comprendo bene – spiega il primo cittadino – il malcontento dei cittadini ogni qual volta si manifestino temporanei problemi con la raccolta dei rifiuti. Allo stesso modo comprendo il “gioco della politica”, con le opposizioni disinteressate alla risoluzione del problema ma intente a “soffiare sul fuoco” per capitalizzare il disagio dei cittadini. A patto però che non si faccia disinformazione. Meglio quindi spiegare qual è lo stato dei nostri impianti.

Il fermo che ha interessato in questi giorni gli impianti di trattamento dei rifiuti di Cava dei Modicani, e cioè l’impianto di compostaggio (umido) e l’impianto di trattamento meccanico biologico (secco), ha ragioni molto diverse.
L’impianto di compostaggio è al momento chiuso a causa dell’improvviso collasso dei serbatoi di contenimento dei colaticci e la necessità di sostituirli. La sostituzione ed il ripristino è programmato nei primi giorni della settimana e comunque sono in corso gli approntamenti emergenziali del caso al fine di riattivare nel più breve tempo possibile l’impianto il quale, in realtà, ha continuato a ricevere i rifiuti organici costituiti da sfalci di potatura. 

L’impianto di TMB è al momento fermo per la difficoltà di trovare soluzioni alternative alla discarica di Sicula Trasporti a Lentini, già inaccessibile ai comuni del ragusano e che a giorni chiuderà del tutto lasciando a terra la metà dei comuni siciliani che finora vi hanno conferito, come sito di abbancamento del rifiuto dopo il trattamento che avviene in impianto. Per il programmato utilizzo dell’impianto di Gela siamo in attesa che chi lo gestisce completi le procedure di verifica della qualità del nostro rifiuto, tramite analisi specifiche il cui esito è atteso in settimana. Nelle more, per svuotare l’impianto che ha raggiunto il proprio limite di capienza (determinandone la chiusura), è stato programmato che un certo quantitativo di rifiuti sia trasferito presso una discarica in territorio di Trapani, per cui si attende autorizzazione entro la settimana.

Ciascun Comune, in base alla propria organizzazione e tenuto conto della disponibilità dei rispettivi gestori del servizio di igiene urbana (anche in relazione alla capienza dei Centri Comunali di Raccolta da utilizzare come siti di trasferenza), comunica in questa fase emergenziale il proprio calendario di raccolta.
Il problema della carenza di impianti in Sicilia per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti sta mettendo in ginocchio l’intera regione, costretta ad ipotizzare il trasferimento dei rifiuti al nord o persino all’estero.

La situazione dei comuni della provincia di Ragusa, nel contesto regionale, è di netto vantaggio, in considerazione di un paio di circostanze: il raggiungimento in ambito provinciale di una percentuale di raccolta differenziata del 65% (Ragusa è nei primi mesi del 2021 al 72%) e la presenza nel territorio di impianti di trattamento sia del secco (che già copre l’intero fabbisogno dei 12 comuni) sia dell’umido (la copertura del fabbisogno si raggiungerà a breve con l’apertura dell’impianto di compostaggio di Vittoria).

Quello che manca nel territorio ragusano per completare il ciclo di trattamento e smaltimento dei rifiuti è un sito di discarica, dopo la definitiva chiusura per esaurimento della terza vasca di Cava dei Modicani risalente al luglio 2017 sito nel quale, è utile ricordarlo, per decisione della amministrazione ragusana dell’epoca che ha dato luogo ad ancora irrisolti problemi di perequazione con i comuni più popolosi della provincia, potevano abbancare solo i comuni di Ragusa, Chiaramonte, Giarratana e Monterosso.  Il tema di programmazione impiantistica nel territorio della Provincia di Ragusa è bene ricordare che già dal 2018 sono stati previsti: due impianti di digestione anaerobica da integrare con gli impianti di compostaggio esistenti, un impianto per la produzione di Combustibile Solido Secondario (CSS), da integrare al TMB esistente, diversi CCR per i comuni dell’ambito in corso di realizzazione e un impianto di valorizzazione delle frazioni secche recuperabili”.