“Un pensiero alle coppie che stanno programmando il matrimonio. Capisco la preoccupazione di chi si accinge a sposarsi. Il festeggiamento è un desiderio che abbiamo avuto tutti ma è fondamentale avere pazienza per evitare che una occasione di gioia e spensieratezza si trasformi in un potenziale rischio per i partecipanti”.
Lo ha detto il presidente Mario Draghi al question time alla Camera.
“Il governo resta vicino al settore come il wedding con lo stanziamento di 200 milioni per anno in corso e prevede ulteriori indenizzi nel nuovo decreto sostegni la settimana prossima… Il tema del wedding sarà argomento della prossima cabina di regia lunedì 17 e sarà l’occasione per dare maggiori certezze ad un comparto che ha subito danni significativi. Il governo è attento a conciliare economia e salute e i matrimoni, in quanto luoghi di aggregazione, possono favorire i contagi. Serve un un approccio graduale a seconda dell’andamento epidemiologico”.
Sul turismo ha detto: “Il nostro obiettivo è riaprire al più presto l’Italia al turismo, nostro e straniero”, ha affermato Draghi. “La pandemia ha avuto sugli operatori turistici effetti economici ingenti e siamo all’opera per farli ripartire quanto prima e con la massima sicurezza. La prima iniziativa è lo sforzo che il governo fa per il rapido completamento della campagna vaccinale. Tra fine giugno e inizio luglio avremo vaccinato con almeno una dose tutti i fragili e gli over 60”. Sui flussi turistici, “per quanto riguarda i Paesi del G7, in particolare Usa, Giappone e Canada saranno favoriti gli ingressi senza quarantena in caso di certificazione vaccinale”.
E ancora, sui vaccini:”Prima di arrivare ad una liberalizzazione dei brevetti è meglio rimuovere il blocco dell’export che Usa e Gb tengono, aumentare la produzione e individuare nuovi siti anche nei paesi poveri. Bisogna accelerare il passo sullo sblocco dell’export accanto alla riflessione sulla liberalizzazione dei brevetti”, ha sottolineato Draghi alla Camera. “La posizione espressa da Biden si chiarirà nei prossimi giorni ma parte da una semplice considerazione: c’è uno sbilanciamento tra i finanziamenti pubblici delle grandi case farmaceutiche e i paesi più poveri al mondo. L’indirizzo Usa va condiviso ma il rischio è che la sospensione dei brevetti sia un disincentivo alla ricerca”. Per l’iniziativa Covax “l’Italia ha stanziato 86 milioni e nel prossimo decreto Sostegni ci sarà un aumento significativo del nostro contributo”.