L’Italia centra l’obiettivo delle 500mila somministrazioni in 24 ore (nello specifico sono oltre 510mila).
Il generale Figliuolo si aspetta che adesso vengano rispettati i patti: a maggio sono attesi 15 milioni di vaccini – forse 17 secondo il commissario Figliuolo (a fronte dei nove di aprile) – e a giugno addirittura 31 milioni, più di un milione al giorno in media.
Le inoculazioni nel Paese viaggiano però ancora a velocità diverse, con regioni ancora indietro rispetto agli standard richiesti dal Governo.
Stando alle previsioni della struttura commissariale, subito dopo il completamento delle fasce d’età maggiormente a rischio, dai 65 anni in su, sarà il momento di partire con le vaccinazioni anche di tutti gli altri, procedendo per fasce d’età.
Prevista intanto la campagna di vaccinazione aziendale.
Poi, probabilmente a partire dai primi giorni dopo la seconda metà del mese appena iniziato (forse il 17 maggio) via alle adesioni per gli italiani di età compresa fra i 50 e i 54 anni.
Quindici giorni più tardi dovrebbe essere il momento della fascia 45-49 anni e intorno al 10 giugno potranno i 40-44enni. Va considerato che dalla prenotazione alla vaccinazione passano sempre 20-25 giorni.
Secondo le previsioni della struttura commissariale, se il piano vaccini dovesse seguire questo calendario, l’immunità di gregge potrebbe essere raggiunta a settembre all’80% a settembre.