È atteso per oggi il ‘verdetto’ sui colori delle Regioni. Di certo si sa che l’Rt nazionale è sceso a 0,85.
Da lunedì le prime riaperture.
Potrebbero essere 14 le regioni e 2 province autonome ad andare in zona gialla come previsto dal decreto riaperture a partire dal 26 aprile. Cinque sarebbero arancioni. Fra queste ultime ci sarebbero la Basilicata, la Calabria, la Sicilia, la Valle d’Aosta e la Sardegna per la quale ci sono pero’ ancora alcuni dubbi.
Diventerebbero gialle: Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Marche, Piemonte, Pa Bolzano, Pa Trento, Puglia, Toscana, Umbria e Veneto. Lo spostamento sarà deciso sulla base del monitoraggio all’esame della cabina di Regia.
Cosa riapre da lunedì 26 aprile
Da lunedì 26 aprile fanno il loro ritorno le zone gialle e si riaprono in confini delle regioni anche se per spostarsi tra le regioni rosse e arancioni sarà necessaria la certificazione verde, ovvero un pass che attesti il completamento del ciclo di vaccinazione (valida sei mesi), la guargione dal Covid (dura sei mesi dal certificato di guarigione) o un tampone negativo che però ha una validità di 48 ore.
Da lunedì tornano in classe tutti gli studenti fino alla terza media, e anche quelli delle scuole superiori anche se con alcune limitazioni: la presenza è garantita in zona rossa dal 50% al 75%, in zona gialla e arancione dal 70% al 100%. Riaprono anche le Università nelle zone gialle e arancioni con lezioni in presenza. Nelle zone rosse si raccomanda di favorire in particolare la presenza degli studenti del primo anno.
Da lunedì in zona gialla riaprono i ristoranti anche a cena, ma all’aperto, riaprono al pubblico (sempre in zona gialla) anche cinema, teatri, sale concerto, live club. I posti a sedere devono essere preassegnati e con una distanza di un metro l’uno dall’altro. Consentita una capienza massima del 50% e comunque non superiore a 500 spettatori al chiuso e 1.000 all’aperto. In zona gialla, da lunedì 26 aprile, sarà consentito anche lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva, anche di contatto.
Le aperture successive
Le manifestazioni e gli eventi sportivi di livello agonistico riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del Coni e del Comitato paralimpico potranno essere aperte al pubblico a partire dal primo giugno. Consentita una capienza del 25 per cento di quella massima autorizzata e comunque non superiore a mille spettatori per gli impianti all’aperto e 500 per quelli al chiuso. Per eventi di particolare rilevanza e tenuto conto delle caratteristiche dei siti è possibile autorizzare la presenza di un numero maggiore di spettatori.
Conto alla rovescia anche per le palestre che potranno riaprire dal 1 giugno in zona gialla, mentre dal 15 giugno sarà la volta delle fiere. In zona gialla saranno consentiti convegni e congressi dal primo luglio, così come le attività nei centri termali. Per quella data potranno riaprire anche i parchi tematici e di divertimento.