Finito il digiuno di Fratel Biagio: “Non si tutela più l’umanità”

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Dopo quaranta giorni Fratel Biagio conclude il suo digiuno, iniziato il 17 Febbraio, Mercoledì delle Ceneri. Il fondatore della Missione di Speranza e Carità di Palermo, che ospita circa 400 persone in difficoltà, la mattina presto del 28 marzo, Domenica delle Palme, ha lasciato il sagrato della Cattedrale di Palermo, dove ha trascorso l’intero periodo quaresimale di penitenza; molto provato, è stato aiutato dai volontari e si è trasferito in una delle sedi della comunità in una piccola astanteria, dove pian piano riprenderà le forze per partecipare alla Settimana Santa assieme ai fratelli della missione.
Fratel Biagio lancia anche un nuovo profondo messaggio:

“A causa di uno sfrenato e spietato commercio non si tutela più il cittadino e così tutta l’umanità. Purtroppo non si segue più il sano e il vero modello del giusto lavoro, ma oggi si insegue un commercio e un lavoro orientati esclusivamente al profitto.
E così attuiamo ed alimentiamo un modello di società orientato esclusivamente al materialismo e al consumismo. Siamo diventati schiavi e dipendenti di un marketing amorale e diseducativo, di multinazionali che non fanno altro che impoverire popoli e nazioni, sfruttando le loro risorse, arricchendo solo una minoranza di quelle nazioni e commerciando armi, tutto ciò che è negativo, diseducativo, violento, pornografico. Così non si rispetta più la persona, il corpo, l’essere umano, l’ambiente e la terra. Anche gli alimenti non sono più genuini, commestibili, perché alterati da tante sostanze nocive. Siamo diventati cose, oggetti di consumo, ci usiamo e poi ci gettiamo gli uni con gli altri. Domina un’economia del profitto, si vende e si pubblicizza tutto ciò che è negativo, violento, orribile e diseducativo. L’obbiettivo è fare affari, soldi, business. Non è giusto tutto questo, non aiuta, non valorizza e così non si trasmette più il bene e il giusto. Mi appello a tutte le autorità e alle varie competenze affinchè si intervenga al più presto nel fermare questa ingiusta corsa all’ingiustizia, al denaro e che non tutela più il cittadino, siamo diventati carne di mercificazione come spazzatura.
Chiedo a tutti, al Sindaco di Palermo e a tutti i Sindaci, al Presidente della Regione Sicilia e a tutti i Presidenti di Regione, al Presidente del Consiglio e a tutte le Autorità di ogni Stato, al Presidente del Parlamento Europeo, ad ogni uomo e ad ogni donna di questa umanità di affidarsi alla preghiera e al rispetto dei valori, di unire la preghiera alle giuste opere. Se vogliamo il bene di questa società, dobbiamo collaborare tutti insieme.”