Vaccini, entro fine marzo altri 7 milioni di dosi

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In Italia arriveranno entro fine marzo altri 7 milioni di dosi di vaccini – fino a 68 milioni entro luglio – e la campagna di somministrazione dovrà accelerare con decisione, passando dal criterio delle categorie a quello delle fasce d’età, e costruendo una rete di ‘hub’ capillare ed efficace.

È quanto emerso nella prima riunione tra i nuovi vertici della struttura dell’emergenza scelti da Mario Draghi (commissario Francesco Figliuolo e capo della Protezione civile Fabrizio Curcio –  ministri Mariastella Gelmini e Roberto Speranza e le Regioni).

Le Regioni avranno a disposizione una “scorta di solidarietà” da usare nelle zone a più alto contagio in caso di penuria, come ha promesso il ministro della Salute Speranza.

Gianni Rezza dell’Istituto superiore di sanità (Iss) ha spiegato: “A mano mano che avremo più dosi verrà meno il criterio delle categorie e si offrirà il vaccino alla popolazione intera in modo più flessibile”. “Adesso si stanno vaccinando gli over-80 e le regioni stanno iniziando a vaccinare gli iper-vulnerabili”, ha ricordato Rezza. I numeri al momento sono ancora insufficienti. Ieri sono state iniettate oltre 180 mila dosi, ma bisognerà arrivare a 300 mila al giorno entro fine marzo, visto che ne arriveranno in media 270 mila al giorno. L’obiettivo sono 500 mila iniezioni quotidiane ad aprile. Oggi si sono superati i 5 milioni di dosi somministrate e sono circa 3,5 milioni gli italiani che hanno ricevuto una o due dosi.