“In una scuola media ragusana, qualche settimana fa, una docente, sollecitata dalle alunne e dagli alunni a parlare di omofobia, questa docente ha dichiarato che le persone lesbiche e gay andrebbero esorcizzate!”.
Lo denuncia un cittadino, sulla pagina facebook del sindaco, Peppe Cassì, commentando un post del primo cittadino sul posizionamento di panchine arcobaleno a Marina di Ragusa. “Grazie. Grazie per un piccolo gesto molto importante. Ancor più importante considerando quello che succede ancor oggi, la mancanza di pari diritti, la violenza verbale e fisica verso le persone gay e lesbiche”, scrive il cittadino, che poi racconta quanto accaduto:
“Gli alunni ci sono rimasti male e hanno condiviso la loro perplessità con la docente coordinatrice, nonché vicepreside della scuola, la quale ha dato ragione alla docente precedente e aggiunto che oramai è tutto uno schifo, che vanno bene le persone che nascono gay e lesbiche, ma che non vanno bene le persone che lo scelgono per moda! L’alunna che mi ha narrato queste discussioni, era talmente arrabbiata, che non voleva più tornare a scuola… Ma le abbiamo spiegato che non era il caso, che all’ignoranza e alla paura occorre reagire e insistere ancor di più con la conoscenza e la cultura. La differenza fra libertà di opinione e violenza verbale è un punto fondamentale su cui insistere. Alle studentesse e agli studenti occorre spiegare fatti e realtà, dire loro che l’Oms nel secolo scorso ha cancellato l’omosessualità dall’elenco delle malattie, che ci sono paesi dove esiste il matrimonio sia per le coppie etero sia per le coppie omoaffettive, paesi in cui tutti i tipi di coppie possono adottare un bambino o una bambina, e dire loro che ci sono anche paesi dove vige la pena di morte per le persone gay e lesbiche”.
E conclude, commentando la scelta di posizionare le panchine arcobaleno: “Quindi grazie e spero che questa iniziativa sia un ulteriore passo di un cammino fondamentale”.