Partecipata cerimonia stamani a Marina di Ragusa nella piazza ubicata alla fine del Lungomare Andrea Doria a cui sono intervenuti numerosi rappresentanti dell’Arcigay Ragusa e dell’associazione Agedo per inaugurare due Panchine Rainbow, che costituiscono un simbolo per combattere le discriminazioni sociali.
E’ stata proprio l’Arcigay Ragusa a promuovere questa iniziativa chiedendo appunto all’Amministrazione comunale di individuare un’area pubblica in cui potere sistemare questi colorati elementi di arredo urbano che sottolineano la necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica verso le problematiche dell’omofobia, della violenza e del bullismo.
“L’Amministrazione comunale – ha affermato il primo cittadino Cassì – ha individuato questa piazza molto frequentata della nostra ridente frazione balneare ubicata alla fine del Lungomare Andrea Doria. Il messaggio che vogliamo mandare attraverso questa scelta, è quello di far capire la nostra ferma volontà di sostenere la giusta campagna di sensibilizzazione verso un problema attuale come quello della discriminazione sociale”.
L’Arcigay Ragusa con il suo presidente Cristian Calvario ha colto l’occasione della manifestazione per ringraziare l’Amministrazione comunale che si è mostrata disponibile ad accogliere la proposta dell’associazione: “Anche in altre occasioni – ha affermato Calvario – il sindaco Cassì e tutta l’Amministrazione comunale si sono dimostrati disponibili a sostenere i temi che riguardano l’omofobia ed il bullismo”.
Alla cerimonia odierna è intervenuta anche Anna Battaglia dell’Agedo che ha manifestato soddisfazione per questa iniziativa che vuole rappresentare un segno importante contro ogni tipo di discriminazione. “Crediamo molto – ha dichiarato – alla necessità di far cambiare la mentalità delle persone e debellare quell’odio ingiustificato contro chi è diverso da noi”.
Alla cerimonia è intervenuto anche il parroco della Parrocchia Maria di Portosalvo di Marina di Ragusa Riccardo Bocchieri che ha condiviso questo momento di riflessione. “Bisogna vivere insieme – ha detto Padre Bocchieri – come fratelli e come ci ricorda lo stesso Papa Francesco con l’enciclica “Fratelli tutti”, dobbiamo prodigarci per vedere l’altro come fratello che deve essere sempre sostenuto ed aiutato”.