Lo scorso 19 gennaio, durante l’audizione dell’assessore Lagalla in Commissione Cultura, Formazione e Lavoro dell’Assemblea Regionale Siciliana, svoltasi su richiesta dell parlamentare ibleo on. Nello Dipasquale, presenti le sigle sindacali e il direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, Stefano Suraniti, si è discusso della ripresa dell’attività scolastica e delle difficoltà delle scuole dell’infanzia. In quella sede i presenti convenivano sul fatto che si sarebbe dovuto prevedere una priorità vaccinale e fornitura di mascherine Fpp2 per il personale docente e non docente delle scuole dell’infanzia. Tutto ciò in considerazione del fatto che i bambini non indossano mascherine e, da parte del personale, è completamente impossibile mantenere con loro il raccomandato distanziamento necessario a ridurre il rischio di contagio.
“Purtroppo, però, di quanto discusso non si è ottenuto nulla”. Lo denuncia Giancarla La Cognata, responsabile per la Scuola del Partito Democratico di Ragusa che spiega: “E’ partita la campagna di vaccinazione per i docenti, ma senza tenere conto che il personale dell’infanzia, proprio per la natura del lavoro e delle condizioni in cui si opera, dovrebbe avere la precedenza; le mascherine di tipologia Fpp2 che erano state richieste e assicurate non arrivano e non si sa se arriveranno mai; la scuola dell’infanzia è stata esclusa da ogni tipo di screening, quindi nessun monitoraggio è stato fatto per stabilire la sicurezza dei bambini e dei lavoratori”.
“E’ bene ricordare – continua La Cognata – che gli insegnanti e la restante parte del personale scolastico sono costantemente a stretto contatto con i bambini, i quali sono senza mascherine, parlano ad alta voce e non è possibile attuare qualsiasi forma di distanziamento”.
“Per queste ragioni – conclude – è indispensabile che per questo segmento di lavoratori sia garantita la priorità nel piano vaccinale”.