L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dalle prime ore di ieri febbraio, si osserva una graduale intensificazione dell’attività esplosiva al Cratere di Sud-Est. Mentre l’attività è continua alle bocche orientali del medesimo cratere, si osservano anche sporadiche e a volte violente esplosioni alla ‘bocca della sella’. Continua inoltre l’attività esplosiva intracraterica nei crateri Bocca Nuova, Voragine e di Nord-Est.
Questi i dettagli ‘tecnici’:
“Relativamente all’ampiezza media del tremore vulcanico questa aveva già mostrato dalle prime ore di stamattina una tendenza all’incremento. A partire dalle ore 16 GMT circa è stato registrato un incremento più significativo: l’ampiezza ha raggiunto valori elevati e si mantengono tali fino allo stato attuale. La sorgente del tremore risulta localizzata al di sotto del Cratere di SE, alla profondità di circa 2900m.
L’attività infrasonica risulta essere elevata, sia per la frequenza di accadimento dei transienti infrasonici che per la loro ampiezza.
I dati di deformazione delle reti GPS e clinometrica non mostrano variazioni significative”.