Lo scorso 1 aprile la piattaforma web dell’Inps crollò miseramente mentre migliaia di persone provavano ad accedervi per chiedere il bonus covid da 600 euro. I dati privati di moltissimi cittadini vennero pubblicati per errore.
Allora i vertici dell’Inps invece di assumersi la responsabilità del disastro accusarono “gli hacker”. Sono passati poco più di otto mesi e a capo della trasformazione digitale del più importante ente pubblico d’Italia arriva proprio un hacker: Vincenzo Di Nicola, 41 anni, abruzzese che da molti anni fa la spola con la Silicon Valley dove ha incassato successi notevoli.
Quel famoso 1 aprile Di Nicola scrisse un post durissimo in cui spiegava nel dettaglio gli errori e gli sprechi (mezzo miliardo di euro in vari anni per una piattaforma colabrodo). E invitò i vertici dell’Inps a fare come Obama che quando l’attesissima piattaforma per la sanità pubblica americana affondò al debutto, invece di dare la colpa agli hacker, chiamò alla Casa Bianca i migliori hacker del paese.
All’Inps devono aver letto quel post e hanno cercato un nuovo capo dell’innovazione e alla fine hanno scelto lui, Vincenzo Di Nicola, che adesso ha davanti un’impresa complicatissima e cruciale: se riesce a far diventare digitale persino l’Inps.
Fonte La Repubblica