Sono parole di enorme dolore e rabbia quelle di Andrea Cicardo, espresse nella sua pagina facebook.
Il dolore per la morte del padre, risultato positivo al Covid, in un territorio – come in realtà in buona parte d’Italia – dove i negazionisti da tastiera continuano a ripetere che il coronavirus e le sue conseguenze sono invenzioni.
“Voglio spiegare a tutti che vuol dire COVID
Vuol dire portare tuo papà che sta male in ospedale e farlo attendere 24 ore in un pronto soccorso per l’esito del tampone
Subire un delicatissimo intervento dove vi dicono che per l’80% finirà male. Lo supera sta meglio, ma noi non riusciamo a vederlo.
Il 29 dicembre ci casca il mondo addosso altro intervento alle 23 chiamano dall’ospedale forse ha il covid terzo tampone di nuovo positivo viene trasferito in un reparto covid e da lì pian piano la bestia continua a fare danni fino a questa notte alle 2 quando mio papà si è spento in un letto di ospedale, da solo, senza l’affetto della sua famiglia senza un ultimo abbraccio un bacio nulla non rivedremo mai più mio papà neanche un degno funerale nulla. Questo vuol dire Covid
Voi continuate a dire che il Covid non esiste che intanto la gente continua a morire da sola e voi continuate a fare i coglioni”.
Parole forti, parole ‘vere’, perché raccontano un dramma nel dramma, nel vedere che c’è chi non ha alcun rispetto per la propria vita (e fin qui, fatti suoi) ma soprattutto della vita altrui, e non rispetta le norme che servono per frenare il dilagare del virus.
Alla famiglia di Andrea, le condoglianze dell’avvocato Salvo Sallemi, candidato sindaco di Vittoria: “Ancora un lutto scuote la nostra comunità. Ancora una persona cara che perdiamo a causa di un virus subdolo e maledetto. Ci stringiamo tutti ad Andrea Cicardo per la perdita del suo caro papà e siamo vicini a Manuela Campoccia in questo difficile momento. Il loro dolore è il nostro dolore”.
Condoglianze a cui sia unisce anche la nostra redazione.