Condividiamo la riflessione del presidente dell’Avis provinciale, Gianpiero Saladino:
“Consolidare i dati eccellenti della raccolta di sangue nel 2019 e continuare a garantire l’autosufficienza ematica era l’obiettivo che le 12 Avis della Provincia di Ragusa si erano date insieme per il 2020, ignare di quanto sarebbe successo poche settimane dopo l’inizio dell’anno.
Quando a febbraio, fulmine a ciel sereno, l’epidemia da Covid-19 ha sfidato i donatori iblei e il loro senso di responsabilità civica, etica e associativa, pochi pensavano si potesse confermare il dato di 25.862 donatori e 40.412 unità di sangue raccolte nel 2019 (479 in più del 2018), circa un terzo del dato siciliano e, in percentuale sulla popolazione, fra i più alti d’Europa.
Si è temuto che la paura del contagio – nonostante le garanzie di sicurezza dettate dall’Avis capofila di Ragusa e subito implementate dalle Avis dei 12 comuni iblei – potesse mettere in fuga parecchi donatori e far crollare, come in altre aree del Paese, il numero di “sacche” raccolte, generando una crisi incalcolabile nel sistema sanitario ibleo.
Ma dopo i primi momenti di incertezza, accentuati dal flusso massiccio di informazioni e dalla novità delle donazioni solo previa “prenotazione obbligatoria”, il sistema si è dimostrato all’altezza della sfida, grazie alla generosità dei donatori che hanno continuato a donare e all’abnegazione degli operatori sanitari, pubblici e associativi, e delle segreterie di tutte le Sedi Avis iblee.
Il risultato al 31 dicembre 2020 è di 40.494 unità di sangue raccolte (82 in più del 2019), che hanno soddisfatto tutti i fabbisogni trasfusionali dell’ASP di Ragusa e raggiunto gli obiettivi assegnati dalla programmazione regionale.
Fra marzo e giugno 2020, i donatori hanno infatti recuperato la flessione delle prime settimane di Covid e, in poco più di due mesi, hanno raggiunto il “pareggio” con il 2019, registrando addirittura un incremento quando i tanti cittadini non ancora iscritti, presentatisi spontaneamente alle porte delle Avis per donare il sangue, e per sicurezza sanitaria rinviati a casa, hanno potuto finalmente aderire all’associazione ed effettuare la loro prima donazione.
Non era un fuoco di paglia, né un gesto momentaneo di solidarietà stimolata dalla drammaticità del momento, perché nel trimestre estivo, grazie anche alla campagna di promozione “Estate 2020” rilanciata da tutti i media locali (TV e testate online), le donazioni hanno superato ogni aspettativa: 10.244 donazioni fra luglio e settembre (+ 248 rispetto allo stesso periodo del 2019): risultati non occasionali, ma frutto di un paziente lavoro di motivazione, pianificazione delle attività, programmazione delle donazioni.
La riesplosione del contagio, nel quarto trimestre dell’anno, ha trovato quindi l’organizzazione attrezzata, gli operatori preparati e i donatori disponibili alla solidarietà e al rispetto delle regole perché consapevoli della posta in gioco epocale.
Alla fine del 2020, anno drammatico che non potrà perdonarci l’indifferenza al dolore degli altri (dei morti, delle loro famiglie, dell’intera comunità), il 2021 si apre dandoci la possibilità di unire ai pensieri tristi la convinzione, umile e incoraggiante, della civile generosità dei donatori di sangue di tutta la provincia di Ragusa”.