Quando il genero, assieme agli addetti dell’impresa di onoranze funebri incaricata, ha constatato che la salma presentava numerose ferite, al cranio, al mento, al naso e ai fianchi, conseguenza di una caduta in ospedale, è rimasto scioccato e interdetto, riferendo subito la circostanza agli altri familiari. I quali, comprensibilmente turbati, hanno deciso di andare fino in fondo, rivolgendosi a Studio3A e presentando un esposto ai carabinieri.
A richiedere l’intervento dell’autorità giudiziaria sono i congiunti di Vincenzo Azzarelli, 65 anni, di Pozzallo, deceduto sabato 19 dicembre 2020, presso l’ospedale maggiore di Modica. Azzerelli, che soffriva di insufficienza renale e si sottoponeva alla dialisi, il 7 dicembre scorso era stato ricoverato per problematiche addominali non meglio chiarite dai sanitari che l’hanno visitato. La sera dell’indomani, 8 dicembre, alle 20, il paziente dal suo letto d’ospedale ha chiamato la moglie dicendole di essere rimasto vittima di una brutta caduta: era svenuto e quando si è ripreso si è ritrovato per terra in stato di shock. Ricordava soltanto che si stava recando in bagno e non ha riferito altri particolari sul fatto. E’ l’ultima volta in cui i familiari lo hanno sentito.
A mezzanotte di quella stessa giornata, infatti, dall’ospedale hanno chiamato a casa del signor Azzarelli per avvisare che avrebbero sottoposto il paziente a un intervento chirurgico urgente per una sospetta emorragia interna rilevata dalla Tac, effettuata quello stesso pomeriggio ma prima della caduta, di cui peraltro i medici non hanno fatto alcun accenno alla famiglia.
Il chirurgo che ha operato il sessantacinquenne, terminato l’intervento, ha quindi informato i congiunti che il quadro clinico del loro caro era molto grave a causa di una diffusa emorragia dovuta alla rottura di una ciste renale e di un’arteria. Il paziente è stato quindi trasferito nel reparto di Rianimazione, tenuto in coma farmacologico. Dal 15 dicembre Azzarelli, pur restando in coma indotto, sembrava reagire positivamente alle cure a quanto spiegato dai medici ai familiari, che ovviamente potevano ricevere informazioni solo per telefono. Ma sabato pomeriggio, purtroppo, la situazione è precipitata e alle 17 l’uomo è deceduto per arresto cardiaco.
Domenica mattina, nella sala mortuaria dell’ospedale di Modica dov’è stata ricomposta la salma, la vista di tutte quelle ecchimosi e ferite, in più punti del capo, e non solo, hanno acuito le perplessità che già prima la famiglia nutriva. Sconvolti, i parenti di Azzarella hanno deciso di vederci chiaro, attraverso il consulente legale Salvatore Agosta si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni nella tutela dei diritti dei cittadini, e quella stessa domenica 20 dicembre hanno presentato una denuncia querela presso la stazione dei carabinieri di Pozzallo. I congiunti della vittima, in particolare, vogliono capire se la morte sia stata dovuta alla caduta, e se possano ravvisarsi responsabilità in capo ai sanitari per omessa custodia del paziente o per ritardi e negligenze inerenti il ricovero o gli accertamenti diagnostici, e chiedono pertanto all’autorità giudiziaria di disporre un esame autoptico e il sequestro di tutta la documentazione clinica per stabilire con certezza le cause del decesso.