Tutta l’Italia in zona rossa in festivi e prefestivi ‘natalizi’. Ma è solo un’ipotesi

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È ormai chiaro lo scontro, a livello governativo, sulle chiusure per i giorni di Natale e Capodanno.

Tutta l’Italia in zona rossa nei giorni festivi e prefestivi, dal 24 dicembre al 3 gennaio appare l’ipotesi di mediazione prevalente nel governo, al termine di un primo vertice.

Ma nessuna decisione è presa, ancora.
L’ipotesi è disporre regole da zona rossa il 24, 25, 26, 27, 31 dicembre e l’1, 2, 3 gennaio.

Il governo, a quanto si apprende da fonti dell’esecutivo, sta valutando la possibilità di una deroga al divieto di spostamenti tra Comuni – ed eventualmente anche all’interno di uno stesso Comune in caso di ripristino della zona rossa – per i congiunti più stretti in occasione cenone della vigilia di Natale e del pranzo del 25. La deroga, in ogni caso, riguarderebbe un numero strettissimo di congiunti: due, secondo le stesse fonti. E’ una deroga che andrebbe incontro anche alle richieste avanzate dagli amministratori della Lega in queste ore, come riporta l’Ansa.

Oggi ci sarà il vertice a Palazzo Chigi tra Giuseppe Conte e i capidelegazione della maggioranza sulla stretta di Natale.

Il braccio di ferro riguarda anche i governatori, e lo stesso centrodestra è diviso con Toti (Liguria) che preme per la ‘linea morbida’, mentre Zaia (Veneto) è rigorista.