Le immagini di assembramenti in tante parti d’Italia nella prima domenica in cui l’Italia torna quasi interamente zona gialla hanno fatto scattare l’allarme. Gli allentamenti rischiano di far peggiorare nuovamente la situazione prima che sia Natale.
E così il governo sembra voler correre ai ripari. Dal 24 al 26 dicembre e per fine e inizio anno tutta l’Italia di fatto tutta in zona rossa. Unica eccezione, una deroga agli spostamenti tra i piccoli comuni. Questa l’ipotesi che circola attualmente.
È vero che la curva scene, ma ci sono ancora 20.000 contagi e circa 500 morti al giorno. E con il liberi tutti si rischia di invertire la tendenza e di far risalire contagi, ricoveri e vittime.
La decisione della cancelliera tedesca Angela Merkel di varare il lockdown generale ha senza dubbio orientato anche il governo italiano verso la linea del rigore.
Per fare il punto della situazione si vedranno, oggi, i capi delegazione della maggioranza con gli esperti del Comitato tecnico scientifico e i ministri Luciana Lamorgese, Francesco Boccia ed altri.
Non ci sarà dunque alcun allentamento, nonostante le continue richieste delle Regioni e delle categorie produttive. Anzi, sulla nuova stretta il governo sembra aver ritrovato la compattezza e aver sposato la linea dei rigoristi.
Non è escluso a questo punto che possa esserci anche un nuovo Dpcm, interventi per evitare gli assembramenti nelle vie e nelle piazze dello shopping e nelle zone centrali delle grandi città – prevedendo maggiori controlli e chiusure mirate o anticipando il coprifuoco e la chiusura di bar e ristoranti – e limitare i grandi spostamenti, dunque sia quelli tra le regioni – che però si interromperanno a partire dal 21 dicembre per effetto del Dpcm già in vigore – sia quelli all’interno delle stesse.