Nella riunione con il premier Giuseppe Conte e i capi delegazione di maggioranza, alla fine, è stata la linea dura a prevalere in particolare sul capitolo spostamenti. Dal 21 dicembre saranno consentiti solo quelli per il rientro dei residenti o rientro al domicilio. Niente ricongiungimenti familiari né spostamenti verso le seconde case.
Inoltre il 25, il 26 dicembre e il 1 gennaio non saranno consentiti spostamenti tra i Comuni, per una stretta ancor più incisivi che tenga a freno la curva dei contagi.
Dal 21 dicembre (la data ancora non è «blindata”), dovrebbe entrare in vigore la «zona gialla rafforzata» per evitare che le festività natalizie facciano salire la curva del contagio, precipitando il Paese nella terza ondata. L’ipotesi è che le misure più restrittive per le festività valgano dal 21 dicembre al 6 gennaio, ma non sono escluse variazioni dopo il confronto con il Parlamento e le Regioni.
Sulle persone da ospitare a cena o a pranzo a casa non arriveranno regole e divieti, ma raccomandazioni e l’invito a evitare di stare con persone non conviventi. In tutto il periodo, compreso il Natale, resterà il coprifuoco dalle 22 e l’apertura dei negozi fino alle 21.