La riconferma delle stelle Michelin nell’area iblea un segnale di speranza per il prossimo futuro

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“L’affinamento della qualità, la voglia di ricercare nuove dimensioni del gusto e la tenacia imprenditoriale. Sono queste, secondo me, le doti che fanno della provincia di Ragusa una vera e propria meta ambita dagli appassionati gourmet. Anche in un momento complicato come quello che stiamo vivendo, abbiamo riconfermato la nostra voglia di fare bene. Complimenti a tutti coloro che sono riusciti a riconfermare la stella Michelin, addirittura due nel caso del Duomo di Ciccio Sultano”. A dirlo è il presidente di Federalberghi Ragusa, Rosario Dibennardo, che mette in rilievo, tra l’altro, un aspetto. “Due dei quattro stellati, vale a dire Locanda Don Serafino e Villa Carlotta, rispettivamente con Pinuccio La Rosa e Mauro Malandrino – aggiunge – fanno parte del direttivo della nostra associazione di categoria. Tra i quattro stellati, poi, c’è Accursio Craparo a Modica. A tutti loro va il nostro riconoscimento per la capacità che hanno dimostrato, ancora di più nonostante questo periodo storico non certo dei più felici, di sapere mantenere alto il livello tanto da meritarsi la riconferma della Guida Michelin. E, come sappiamo, non è mai facile. L’auspicio è che questo percorso ci conduca lontano non appena l’attuale complicata situazione si attenuerà sino a scomparire del tutto. Come area iblea, ancora una volta, stiamo gettando le basi per crescere il più possibile e attirare l’attenzione dei visitatori da ogni parte del mondo. Anche la presenza di quattro ristoranti stellati in un’area territorialmente piccola come la nostra assume un significato preponderante che ci può aiutare a dare il massimo non appena sarà possibile”.