La Guardia di Finanza di Ragusa a posto sotto sequestro circa 3,5 Kg di infiorescenze e oli, derivati della canapa sativa light, ossia marijuana con una bassa concentrazione di THC (ovvero il principio attivo denominato Delta-9-tetraidrocannabinolo) rinvenuta presso due esercizi commerciali di Modica e ha denunciato i tre gestori per il reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
La nota della Fiamme gialle:
“L’attività eseguita dai Finanzieri della Tenenza di Modica è frutto di una mirata analisi sviluppata sul territorio, in coordinamento con il sovraordinato Gruppo di Ragusa, volta ad individuare possibili comportamenti illeciti posti in essere nel comparto della produzione e commercializzazione di prodotti derivati della cannabis light. In particolare, l’attenzione degli operanti è stata orientata a far emergere casi di immissione in commercio di prodotti vietati, perché con potenziali effetti stupefacenti, in elusione delle disposizioni del Testo unico in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, il D.P.R. 309/90, a discapito della salute e sicurezza dei consumatori. Infatti, anche se con la Legge 242 del 2016 il Legislatore ha introdotto la possibilità di coltivare canapa sativa con bassa concentrazione di principio attivo, è stato previsto che la cannabis light può essere destinata solo a determinati usi, tassativamente individuati (energetici, ecologici, industriali, didattici o alimentari), previa trasformazione e lavorazione. Il quadro normativo vigente esclude invece la liceità dell’assunzione mediante combustione dello stupefacente per finalità ricreative. Sulla scorta della legalizzazione della coltivazione della marijuana light, dal 2016 ad oggi sono state avviate molte attività commerciali specializzate nella rivendita di prodotti derivati della canapa sativa L.. Tra queste ci sono soggetti, in violazione della normativa citata, che pongono in vendita anche infiorescenze della cannabis light, già separate in dosi, pronte per essere utilizzate all’interno di spinelli. Sul tema però è ormai consolidato un orientamento della giurisprudenza del 2019, secondo cui, al di fuori degli usi tassativamente consentiti, la commercializzazione al pubblico di foglie, infiorescenze, olio e resina, ottenuti dalla coltivazione della cannabis sativa L., pur contenenti un THC inferiore ai valori indicati dalla L. n. 242 del 2016 integrerebbe il reato di “spaccio di sostanze stupefacenti” previsto dal D.P.R. n. 309 del 1990.
Peraltro occorre sottolineare che i valori di tolleranza di THC indicati dalla legge 242, fino a 0,6%, non vengono presi in considerazione per la vendita dei prodotti al pubblico ma costituiscono solo il discrimine per determinare la liceità della coltivazione in quanto si riferiscono solo al principio attivo presente nelle piante, non ad un limite previsto per i prodotti derivati oggetto di commercio, per i quali deve essere escluso ogni potenziale effetto drogante. Nei casi venuti alla luce a Modica le confezioni di oli ed inflorescenze trovati esposti hanno attirato l’attenzione dei militari in quanto: sull’etichetta apposta veniva indicato la presenza di THC nei prodotti, che seppure inferiore allo 0,6% evidenzia quindi la potenziale presenza di effetti droganti e pericolosi per la salute dei consumatori qualora assunta o fumata. la marijuana era venduta in appositi “kit” contenenti, tra l’altro, accendini, e negli stessi negozi erano offerti al pubblico strumenti per la preparazione di spinelli, quali grinders e rolling machines, nonché oggettistica e pupazzetti allusivi al “culto rastafariano” che prevede l’assunzione dello stupefacente mediante combustione, per fini meditativi. Alla luce di tali elementi i militari hanno proceduto, presso gli esercizi controllati, al sequestro di tutti i prodotti della specie rinvenuti, che nei prossimi giorni, su disposizione dell’A.G. procedente, saranno soggetti ad analisi di laboratorio per verificare il reale effetto drogante delle sostanze. L’attività portata a termine testimonia la particolare attenzione riposta dalle Fiamme Gialle iblee nel contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, in tutte le sue forme, grazie allo sviluppo di specifici e quotidiani servizi finalizzati al controllo del territorio. Allo stesso modo, massimo impegno viene assicurato anche nel monitoraggio delle attività economiche che presentano profili di rischio, a garanzia della salute e sicurezza dei consumatori, del corretto funzionamento del mercato nonché a tutela degli operatori che conducono onestamente le proprie attività commerciali”.