Pubblichiamo una riflessione del professore Luciano Nicastro sui temi legati alla pandemia:
Mettiamo un po’ di ordine e di metodo nel dibattito pubblico sulla virulenza della ripresa del contagio e sulle attuali difficoltà di governo della comunicazione ai fini di una mobilitazione unitaria e più condivisa del Paese per far fronte come Comunità Nazionale ai problemi più urgenti di orientamento e di mobilitazione della coscienza umana e democratica. Innanzitutto ha detto bene il nostro Presidente della Repubblica, in questo momento non possiamo permetterci il lusso di giocare divisi mentre il nemico , che è il coronavirus, colpisce di più e con maggiore mortalità se restiamo deboli e divisi.
Nella prima fase il Paese ha trovato in sé la forza per cercare una capacità di pensiero reattivo e di azione tecnica operativa. Il Paese ha impegnato le proprie forze intellettuali e morali ,le migliori competenze e le conoscenze del male e della strategia di convergenza tra il ruolo fondamentale del Parlamento e la Capacità del Governo di gestire in modo saggio e rigoroso gli obiettivi realistici più efficaci e utili nella prima fase dell’azione. La Coscienza della solidarietà nazionale è prevalsa e ha espresso il meglio del nostro essere come ci viene riconosciuto il Paese degli < Italiani brava Gente >.
Ci siamo comportati come Comunità Nazionale con uno Spirito di Reazione e di sobrietà collaborativa nell’approntare le prime finalità operative sul piano della convergenza tra le idee e le azioni .Prima che iniziasse questa cosiddetta seconda fase si è però accentuata la rissosità e la disarticolazione delle idee e delle azioni e siamo arrivati in basso al teatrino elettoralistico della maggioranza che si chiude e la opposizione che recita una sceneggiata lasciando intuire una competenza e una diversità di pensiero e di azione che non è riuscita ad esprimere nemmeno a livello di una essenziale TRIBUNA CULTURALE nella quale ogni posizione (di maggioranza e/o di minoranza si esprimano più chiaramente e alla successiva Tavola Rotonda sono costretti (per non cadere in contraddizione!) a confermare o a smentire la posizione precedente.
Se si continuerà a parlare per il teatrino della piccola politica di quartiere continuerà a dominare la scena lo Spirito del Monopoli e del Gioco dell’Oca della divisione e del rito di conquista con le boutade e le parole vuote di senso “sparate lì”. Ora siamo divisi e non c’è più tempo per continuare con le scorribande e le interviste a tema perché non si conclude nulla di buono. Dobbiamo subito ritornare alla Parola di saggezza del nostro Presidente della Repubblica, prof. Sergio Mattarella. In verità c’è sempre un tempo per tutto: un tempo per nascere e un tempo per morire! Ma l’Italia nostra ha diritto a vivere e a vivere bene e a ricostruire la nostra vita futura a livello di un buon Welfare Universalista fondato sulla Salute e la vita dei nostri concittadini nei territori della Lombardia come della Sicilia, del Piemonte come della Toscana, con la presenza democratica e il coinvolgimento di tutti i cittadini, dei giovani soprattutto che disorientati dal coro delle banalità dei NoMask continuano a protestare gridando:<libertà,libertà,!>. Peccato che non conoscono quella splendida canzone di Giorgio Gaber nella quale si dice che :<la libertà non è un volo di uccello in uno spazio libero. La libertà è “PARTECIPAZIONE”!. Ora rischiamo di cantare una Parola<Libertà, libertà, ma con un valore ridotto al diritto privato e all’interesse particolare di uno sciame di consumatori di aperitivi che hanno dimenticato che la Pandemia si sta bevendo gli affetti e la vita degli anziani, dei giovani, dei padri e delle mamme, insieme al personale medico e sanitario, tecnico e ausiliario, sacerdoti e dirigenti che nel Servizio Sanitario nazionale ci stanno difendendo a rischio della vita e dando prova di una eroica abnegazione. Non possiamo dimenticarli. I giovani sono scesi nelle Piazze di Italia, come a Torino e a Bologna ed hanno chiesto a voce alta e con vero coraggio democratico una nuova Italia dell’impegno, della solidarietà e della Corresponsabilità Nazionale. I nostri Giovani ambiscono a partecipare e a ricostruire il Paese progettando un futuro migliore per TUTTI. ESSI sono per noi e per l’ITALIA DEMOCRATICA < la Meglio Gioventù >.