Il messaggio della dottoressa Antonella Di Rosolini, responsabile di Malattie Infettive al ‘Maria Paternò Arezzo’, è di quelli che andrebbero letti ogni mattina. Perché in questi momenti bui, per tutti e per ciascuno, non si perda mai la ‘bussola’: spesso giudizi da dito più veloce del west vengono esternati sui social e non solo. Accogliamo questo appello, perché non si nasconde dietro le difficoltà del sistema sanitario, che ci sono, ma invita a unirsi, stare accanto ai medici, agli infermieri e al personale che a vario titolo stanno facendo del proprio meglio.
“In questo tragico momento in cui tutti possiamo diventare pazienti, mi auguro che TUTTI possiamo dire: IO CI SONO! La situazione è estremamente difficile, dura e complessa. Il Covid sta facendo da cassa di risonanza dei limiti organizzativi atavici della Sanità e in questo momento dobbiamo pensare a come affrontare l’emergenza. Non è tempo di cercare capri espiatori. È un lusso che porterà solo al disastro. È tempo di collaborare, di riconoscere cosa l’altro sta facendo con tutte le proprie forze! Il Covid ci sta facendo da specchio e ci fa vedere che la cosa più grave che stiamo rischiando di perdere è il senso della Comunità! Per favore SOSTENETECI! FATE SENTIRE IL VOSTRO SOSTEGNO, LA VOSTRA FIDUCIA! Nessuno degli operatori si sta tirando indietro! Più che mai come adesso c’è bisogno di sentirsi uniti! Sono testimone degli sforzi di tutti gli operatori sanitari per affrontare l’emergenza. Non finisco mai di ringraziare tutti per lo zelo con cui si sta dando prova dell’impegno per la lotta contro il tempo, contro il Covid. Impegno senza il quale non andremmo da nessuna parte!!!I PS straripano di persone, anche non Covid positive, che hanno bisogno di aiuto per patologie urgenti e in acuto! Il personale è stato dirottato per l’emergenza Covid. Il personale che non sta, affrontando in prima persona il Covid, sta affrontando il dramma della patologia acuta con personale e posti letto ridotti. Ci si sta prodigando in tutti i modi! Il dolore e la rabbia perché bisogna aspettare per avere un posto letto è grande! Sappiate che nessuno degli operatori desidererebbe che questo accadesse!
L’invito che vi porgo è di sentire tutta quanta l’energia che tutti stiamo profondendo per alleggerire questo doloroso momento. Vicini a tutti coloro che hanno perso un caro! Vicini a tutti coloro che stanno soffrendo! Stiamo uniti!Le responsabilità è giusto che vengano individuate senza perdere di vista un fatto umano importante! Non è detto che chi sta accogliendo un paziente è un responsabile per definizione. Ritorniamo a vedere in positivo, a dare fiducia all’operatore! Noi operatori crediamo nel nostro lavoro e stiamo lottando contro tutte le difficoltà per risolvere! Aiutateci! Fateci sentire la vostra energia solidale! Ve ne prego. Ne abbiamo bisogno tutti!
Concorriamo tutti a far sì che questo lavoro ritorni a essere una missione”.