Il rosso, almeno per il momento, appare scongiurato. Ma l’ipotesi di un arancione è sempre più concreta.
La Sicilia, come il resto d’Italia, appesa a un ‘colore’. Nel pomeriggio sarà il ministero della Salute ad assegnare il ‘bollino’ a ciascun territorio regionale sulla base di numerosi parametri relativi al contagio Covid-19.
Ma cerchiamo di capirci qualcosa sui colori. Verde, giallo, arancione e rosso sono, in realtà, le trasposizioni, in colori, delle 4 fasi previste nei protocolli dal Comitato tecnico scientifico.
Il decreto prevede 3 aree: dalla verde, quella in cui i parametri sono ‘migliore’, a quella rossa, dove la situazione è la più difficile.
Per la Sicilia, come detto, appare scongiurata la zona rossa, con maggiori restrizioni. E così, tra qualche ore, si saprà se sarà inserita in fascia verde o arancione. In ogni caso, va ribadito, che si tratta di una ‘sistemazione’ temporanea, nel senso che – al peggioramento dei dati – immediatamente si passerebbe alla fase più ‘critica’: insomma, verde non vuol dire ‘salvezza’. Anzi, la Sicilia è così in bilico da poter finire arancione in pochi giorni.
Nel caso scattasse la zona arancione oltre alla chiusura di bar e ristoranti, dovrebbero abbassare le saracinesche anche pub, gelaterie e pasticcerie.
Sì alla ristorazione con consegna a domicilio così come l’asporto, anche se solo fino alle 22 e con il divieto di consumare sul posto o nelle vicinanze del locale.
Resterebbero aperti negozi (ma chiusi i centri commerciali nel weekend), consentite le attività di parrucchieri e centri benessere.
Stop allo spostamento tra regioni e, con mezzi di trasporto pubblici e privati, verso un comune diverso da quello di residenza se non per esigenze di lavoro, studio, salute e necessità.
Per quanto riguarda le scuole, scatterà la didattica a distanza alle superiori, lezioni in presenza, invece, fino alla terza media ma con l’obbligo per gli studenti di tenere indossata la mascherina.
Lo stop, come stabilito in tutta Italia, riguarderà musei e mostre.