Nello Musumeci attacca il governo nazionale e giudica “irragionevole” la decisione di chiudere palestre, cinema e teatri e i ristoranti la sera.
E dale colonne del Corriere della Sera avanza una proposta a Conte: “Un protocollo che consenta alla Regione siciliana, per alcune materie, di derogare anche nelle misure estensive e non solo restrittive. Ci permettano di aprire fino alle 23 ristoranti, bar, pizzerie. La chiusura alle 18 non ha senso. È l’ora in cui cominciano a lavorare. Assurdo consentire l’asporto, con le persone in piedi in attesa del cibo. Non sarebbe più logico farle sedere al tavolo nel rispetto delle procedure anti- Covid?. In Sicilia la situazione non è tale da giustificare una misura così restrittiva. Noi siamo all’ottavo posto per numero di contagi. Peraltro i ristoratori hanno adeguato le strutture”.
Lo stesso Musumeci conferma, però, la norme più restrittive rispetto al Dpcm: in Sicilia, alle 23, coprifuoco per tutti, a piedi, in auto o con altri mezzi, “ad eccezione degli spostamenti per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o d’urgenza, per motivi di salute, ovvero per il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza”.
È quanto si ribadisce in un’apposita circolare, che specifica pure: “nelle giornate domenicali, l’attività di tutti gli esercizi commerciali attualmente autorizzati, compresi i centri commerciali e gli outlet, è consentita fino alle ore 14, ad eccezione di farmacie, edicole e tabaccherie a cui si applica il vigente orario di chiusura”.