“Esprimo la piena solidarietà verso tutte quelle attività commerciali che sono state fortemente penalizzate dall’ultimo DPCM. Per loro e per i cittadini stiamo pensando ad alcuni provvedimenti mirati, come è stato fatto nel periodo del lockdown, in modo da poter garantire un minimo ristoro in questa situazione così difficile”. Così il Sindaco di Modica, dopo essere intervenuto sul mondo della scuola, oggi vuole chiarire la sua posizione sull’argomento chiusura che ha interessato a Modica decine di attività commerciali e centinaia di famiglie.
“Mi riferisco a diversi settori che costituiscono una buona fetta dell’economia modicana. Penso ad esempio a tutto il comparto sportivo, palestre, piscine private, centri sportivi. A ognuno di loro era stato chiesto di fare grandi sacrifici negli ultimi mesi per restare aperti. Ognuno di loro responsabilmente aveva seguito alla lettera i dettami, aveva comprato attrezzature, presidi sanitari, disinfettanti. Si era ridotto il numero di partecipanti ai corsi, assunti nuovi istruttori, ampliati locali. Insomma grandi investimenti per provare a sopravvivere. Con un colpo di spugna, dopo la presa in giro della scorsa settimana quando veniva data una settimana di tempo per adeguarsi, adesso la chiusura totale. Che per alcuni diventerà probabilmente definitiva. Oggi la loro rabbia è la nostra rabbia, un provvedimento insensato dopo aver chiesto tanti sacrifici economici che vengono mortificati da questa decisione. L’unica cosa che possiamo fare per loro e per tutte le altre imprese penalizzate è quella di mettere in campo misure ad hoc così come fatto durante il periodo del lockdown per dare un piccolo ristoro da un punto di vista economico”.
Per quanto riguarda il commercio ambulante, dopo aver sospeso l’attività del mercato settimanale del giovedì, il Sindaco Abbate ha in programma nella giornata di martedì 27 ottobre un incontro con il presidente dell’ASCOM di Modica, Emanuele Iemmolo, in modo da poter riorganizzare il settore in modo da assicurare una più sicura attività sia per gli esercenti che per gli acquirenti”.