Covid, Nello Musumeci: “In Sicilia non siamo in emergenza”

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“C’è stato un ritorno del virus come avevamo previsto in estate. I numeri sono noti a tutti, il dato sui contagi cresce giorno dopo giorno. Alcune regioni come la Campania sono in difficoltà. Noi non siamo in emergenza ma dobbiamo evitare di arrivarci e a questo serve la responsabilità di ognuno di noi”.

Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci durante una diretta Facebook. “Se rimaniamo cauti e prudenti si può condurre una vita normale, presto ne usciremo e dovremmo farlo con il minor danno possibile, non mi stancherò mai di chiedere un sacrificio in più – ha aggiunto Musumeci -. Abbiamo messo in pratica i tamponi salivari per i bambini ed i ragazzi delle scuole. Stringiamo i denti, dobbiamo affrontare l’inverno. Mi auguro che lo Stato sia presente con l’impegno che ha assunto. Con le ordinanze, i provvedimenti del presidente del consiglio dei ministri sono limitate le attività; ma dobbiamo consentire agli imprenditori di avere un pezzo di pane a casa”.

E ancora: “Le polemiche accompagnano questo periodo e noi con il governo centrale non vogliamo litigare specie su questo tema» ha aggiunto il presidente della Regione Siciliana. «Protestano gli organizzatori di eventi, le partite Iva, gli agricoltori commerciali, sappiamo che nei prossimi giorni la situazione non può migliorare in tutta Italia e nel nostro paese perché il virus trova capacità di adattamento in questi mesi. Con l’assessore alla Salute Ruggero Razza stiamo tenendo sotto controllo la situazione ma non mancano le polemiche. Abbiamo comprato milioni di tamponi rapidi per essere autonomi per un certo periodo di tempo, ricordiamo che siamo stati fra i primi ad aprire i covid hotel”.

Poi Musumeci ha spiegato la ‘strategia’ sanitaria siciliana:  “Abbiamo individuato una strategia che è quella di andare a trovare il positivo sul territorio, lo isoliamo mettendo al sicuro lui e le persone che sono state in contatto con lui. Per questo serve uno screening costante, servono i tamponi, serve una presenza sul territorio sempre più massiccia”.