Un ‘campanello d’allarme’ sull’iter per la Ragusa-Catania. Viene dal comitato che da anni si batte per quest’opera. Ecco la nota:
“La nuova procedura tutta pubblica prevede un iter burocratico di almeno 2 anni, a partire dall’avvio della stesura del progetto esecutivo, per espletare i passaggi propedeutici all’apertura dei cantieri.
Sono trascorsi tre mesi e mezzo dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della delibera CIPE e da allora sembrano fermi i passaggi burocratici necessari per arrivare alla fine del percorso progettuale/autorizzativo ivi comprese le scelte tecniche riguardanti le modalità di realizzazione dell’opera quali, ad esempio, la scelta di un unico appalto oppure in otto lotti funzionali come più volte annunciato.
Abbiamo più volte avuto rassicurazioni dal Vice Ministro delle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri, per ultimo nell’incontro di uno dei componenti del Comitato lo scorso 3 ottobre, che i cantieri si apriranno prima della fine del 2021.
Naturalmente diamo credito a tale autorevole fonte ma, come siamo abituati da oltre 17 anni, vorremmo avere contezza dell’iter burocratico conoscendo gli uffici che se ne stanno occupando e lo stiamo chiedendo, a chi di dovere, da oltre due mesi.
Sappiamo che il quadro economico/finanziario è ormai definito e che l’opera, essendo inserita fra le 130 opere strategiche individuate dal Mit, si avvarrà delle norme di semplificazione e di accelerazione attraverso la nomina di un commissario ad acta.
Dobbiamo però sottolineare, ancora una volta, che:
– La procedura deve consumare passaggi burocratici, quali ad esempio la Via del Ministero dell’Ambiente e il contradditorio con il Mit del progetto esecutivo, su cui il Commissario non ha potere di incidere se non solo quello di sollecitare.
– Le norme, i regolamenti e le procedure di semplificazione/accelerazione definite in questi ultimi mesi, prevedono l’insediamento del Commissario per la Ragusa-Catania che non è stato ancora nominato nonostante se ne parli dallo scorso Dicembre 2019 (vedi Ministro De Micheli con dichiarazione del 4/12/2019); la firma del Decreto del Presidente del Consiglio per la nomina del Commissario era prevista nei primi giorni di Ottobre c.a.
– Il nostro Paese non brilla per capacità di semplificazione e sburocratizzazione tanto che, ad esempio, proprio in questi giorni le gare da oltre 1,3 mld per attrezzare la nostra sanità devono essere espletate ed eseguite per ottenere i servizi vitali in questo particolare momento.
Continueremo a chiedere interlocuzioni con il Governo e con gli uffici competenti per verificare che le affermazioni, a cui diamo altissimo credito, siano provate e cioè:
che invece di due anni, e quindi nel 2022…i cantieri si apriranno entro dicembre 2021…
e poi dovremo vigilare affinché i lavori di realizzazione dell’opera si chiudano nei 43 mesi previsti dal precedente soggetto attuatore nel Progetto Definitivo approvato dal CIPE”.