Intervento del sindaco di Scicli, Enzo Giannone, in ordine ai casi di coronavirus nel suo territorio. In un lungo ed articolato post pubblicato sulla sua pagina facebook ha fatto una disanima dell’attuale situazione che c’è in città e che riportiamo integralmente: “In questo momento tre sono i contagiati a Scicli, tutti e tre non residenti nella nostra città ma attualmente qui domiciliati.
Ventotto sono invece le persone in isolamento preventivo, in attesa di essere sottoposte a tampone o di trascorrere la quarantena prevista a casa.
Di questi ventotto, ventiquattro sono minori compresi tra un anno e tredici anni di età, posti in isolamento perché hanno manifestato qualche sintomo generico che ha fatto scattare le misure di prevenzione, particolarmente severe all’interno delle scuole. Non sono i primi per cui l’ASP ha deciso l’isolamento. Riteniamo, con fiducia, che come per gli altri delle scorse settimane, anche per questi soggetti i controlli daranno esito negativo.
Il numero di ventotto non deve preoccupare: significa che il sistema dei controlli preventivi sta ben funzionando.
All’interno delle scuole di ogni ordine e grado le misure di sicurezza sono alte e stanno funzionando molto bene.
Il sistema di rilevazione dei dati, del tracciamento dei possibili contagi e della perimetrazione del rischio, messo in atto dal Comune, attraverso la Polizia Municipale e la Protezione civile, in collaborazione con l’ASP, e che fa capo direttamente al Sindaco, si sta dimostrando efficace così come è avvenuto in primavera.
L’invito che rivolgo a tutti i cittadini è quello di rispettare le regole: indossare la mascherina, mantenere la distanza di almeno un metro tra le persone, utilizzare i disinfettanti quando ci si reca in uffici pubblici, posti di lavoro, esercizi commerciali.
Rispettare queste regole semplici ci consentirà di preservare la nostra comunità da misure più pesanti che probabilmente il Governo nazionale sarà costretto ad assumere per altre zone del Paese dove più forte è la diffusione del contagio.
Da ieri più stringenti sono i controlli da parte delle forze dell’ordine; ma quello che occorre è la collaborazione di tutti.
Difendiamo tutti insieme la nostra comunità. E sono certo che così potremo continuare a vivere con relativa serenità, ad andare a scuola, a lavorare, a fare quello che si fa “normalmente”, pur in una situazione straordinaria”.