Sputi e insulti al loro passaggio tra i corridoi del carcere di Rebibbia. Così i ‘compagni di cella’ (o meglio di penitenziario, visto che sono in isolamento) hanno accolto i due fratelli accusati di aver massacrato a botte, fino a ucciderlo, il 21enne Willy Monteiro Duarte.
“Ma adesso saremo costretti a bere l’acqua di rubinetto?”. Queste le parole dei fratelli Gabriele e Marco Bianchi, accusati dell’omicidio del 21enne Willy Monteiro Duarte, picchiato a morte a Colleferro, insieme a Mario Pincarelli e Francesco Belleggia.
Lo riporta il Messaggero.
I due sono isolamento, perché rischiano di farsi linciare dagli altri detenuti: il massacro di un ragazzino inerme, senza alcun motivo, è troppo anche per altri delinquenti. Che hanno urlato, al loro passaggio: “Non vi vogliamo”.