Festa, a Comiso, per la Madonna delle Grazie

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Continuano, ed entrano nel vivo, a Comiso, le celebrazioni in onore della Madonna delle Grazie per una festa che, quest’anno, essendo contrassegnata dall’emergenza sanitaria in corso, non offrirà momenti tradizionali come la cena gastronomica, vale a dire la vendita all’asta dei doni offerti dai fedeli, e la processione con il simulacro per le vie della cittadina casmenea. Il fine settimana, comunque, sarà caratterizzato da una serie di appuntamenti che consentiranno di vivere in maniera spiritualmente intensa le programmazioni del calendario così come è già accaduto per i primi eventi che hanno preso il via sabato scorso. In particolare, domani, alle 19, ci sarà la recita del Rosario e la coroncina alla Madonna delle Grazie. Alle 20 la celebrazione eucaristica sarà presieduta dal sacerdote Gianni Mezzasalma e animata dalla corale parrocchiale, alla presenza del parroco, il sacerdote Ettore Todaro. Alle 21, poi, l’adorazione eucaristica con il gruppo degli adoratori di San Giuseppuzzu e con la partecipazione del sacerdote Mezzasalma. L’appuntamento si svolgerà presso il campetto di Villa Grazia. Venerdì, alle 19, il Rosario e la Coroncina mentre alle 20 la santa messa sarà presieduta dal sacerdote Francesco Ottone e animata dalla corale parrocchiale. Sabato, inoltre, dopo il Rosario e la Coroncina delle 19, ci sarà la svelata del venerato simulacro della Madonna delle Grazie, un momento che riesce a catalizzare l’attenzione dei fedeli e dei devoti e che quest’anno giocoforza sarà limitato, almeno per quanto riguarda le presenze, visto che la chiesa, a causa delle prescrizioni anticontagio, può contenere sino a un massimo di 85 persone per ogni celebrazione. Sempre sabato, dopo la svelata, intorno alle 20, ci sarà la celebrazione eucaristica presieduta dal sacerdote Giuseppe Russelli e animata dalla corale parrocchiale. Domenica 6 settembre, invece, sarà il giorno della festa solenne. Da lunedì a oggi, invece, la messa vespertina è stata presieduta dal sacerdote Robert Dynerowicz che, assieme al parroco Ettore Todaro, hanno tracciato le caratteristiche distintive di una festa che, in città, è particolarmente sentita.