I Carabinieri della Stazione di Modica hanno tratto in arresto in flagranza dei reati di atti persecutori e di lesioni personali un cittadino di origine rumena di 33 anni, residente da diversi anni a Modica.
L’attività investigativa dei militari dell’Arma è scaturita dalla denuncia presentata dalla giovanissima ex convivente dell’uomo che, ponendo fiducia nell’operato dei Carabinieri ha riferito i lunghi mesi di lockdown costellati da aggressioni, violenze, minacce e offese che l’avevano costretta a cambiare casa, non appena la rinnovata possibilità di movimento dopo il lockdown per la pandemia, le aveva permesso di attivarsi per scappare di casa. Il racconto della giovane straniera è stato interrotto da vari momenti di costernazione e particolare commozione legati alle violenze subite quasi quotidianamente, con abusi anche sessuali, lesioni, minacce (l’uomo era stato capace di minacciarla di sfigurarla con l’acido sul volto, o di ucciderla a mani nude in pubblico). Percepita la gravissima e perdurante ansia che si era instillata nella ragazza, nonchè l’evidente e chiaro pericolo per l’incolumità della stessa, i Carabinieri si erano appostati nei pressi dell’abitazione del centro storico della città della Contea, ove l’uomo si è recato nella serata di ieri, nell’intento ossessivo di aggredire la connazionale. La presenza dei militari ha immediatamente scatenato l’uomo in farneticazioni ed ingiurie verso la giovane, ed ha, fortunatamente, evitato un’ulteriore grave aggressione alla stessa. Il giovane si era recato nel corso del pomeriggio a casa della propria ex, ed aveva divelto gli infissi esterni dell’abitazione in uno scatto d’ira incontrollabile, nonché aveva inviato alla donna diversi messaggi audio con gravissime minacce di morte.
L’uomo è stato dunque bloccato e tratto in arresto per stalking, successivamente posto agli arresti domiciliari su disposizione del Pubblico Ministero di turno della Procura di Ragusa, dottor Riccio, in attesa di giudizio.
Le attività dei Carabinieri nel settore sono arricchite dalla conoscenza capillare del territorio nonché dall’accresciuta professionalità nel settore legata alla continua formazione del personale con corsi specifici e sessioni formative. Inoltre, in tutta Italia è stato attivato il progetto “una stanza tutta per sé” volta a creare, grazie al contributo del Soroptimist, un locale accogliente e riservato per l’ascolto di vittime fragili di delitti tanto odiosi.